La Community italiana per le Scienze della Vita

Volpe rossa (Vulpes vulpes)

Un lampo rosso nella notte. Ecco come viene generalmente ricordato un incontro con la volpe, uno dei mammiferi più diffusi a livello globale. Nonostante non sia rara e nemmeno troppo difficile da incontrare, la volpe ha sempre suscitato emozioni nell’immaginario collettivo umano. Da sempre è presente in miti, favole, racconti e leggende, forse proprio perchè onnipresente, ma in pochi conoscono davvero la sua vita. Per molti è soltanto una ladra di polli, ma questa creatura nasconde molto di più. Conosciamo la volpe rossa..

Descrizione

La volpe rossa (Vulpes vulpes) appartiene all’ordine dei carnivori (Carnivora) e alla famiglia dei canidi (Canidae). Si tratta del canide selvatico più diffuso al mondo, e con oltre una quarantina di sottospecie (molte delle quali tuttora oggetto di dibattito) è presente praticamente in tutta Europa, in quasi tutta l’Asia, in Nord Africa e in gran parte dell’America settentrionale.

E’ una delle poche specie di mammiferi, assieme all’orso bruno (Ursus arctos), al lupo (Canis lupus) e all’alce (Alces alces), a popolare entrambi i due grossi blocchi continentali (Eurasia e America). Come se non bastasse è stata pure introdotta in Australia e Tasmania, dove a causa del suo opportunismo e della sua grande competitività, sta suo malgrado creando numerosi problemi all’ecosistema locale.

vulpes-vulpes-volpe-rossa

La volpe rossa in Italia

Sulla penisola e in Sicilia abbiamo la sottospecie europea V. vulpes crucigera, mentre in Sardegna troviamo V. vulpes ichnusae (presente anche in Corsica). Una così ampia diffusione non poteva che comportare una grande variazione nelle caratteristiche fenotipiche, e le varie sottospecie di volpe rossa possono presentare differenze anche significative soprattutto per quanto concerne le dimensioni. La lunghezza del corpo varia dai 45 ai 90 cm, mentre l’altezza alla spalla va dai 35 ai 50 cm. La coda misura dai 30 ai 55 cm circa, e il peso varia dai 2,5 ai 14 kg. Insomma, misure molto variabili.

In linea generale, le femmine sono più piccole dei maschi del 15-20% e le dimensioni delle volpi variano anche in base alla latitudine: le volpi dei territori più a nord (Canada, Alaska, Scandinavia) sono generalmente più grandi di quelle delle parti più meridionali dell’areale (Africa settentrionale, Medio Oriente).

La volpe rossa si presenta come un mammifero dalle forme aggraziate ed eleganti, con corpo piuttosto affusolato e muso abbastanza aguzzo. Le orecchie sono grandi e triangolari, la coda è particolarmente lunga e folta poichè serve a bilanciare il peso durante corsa e salti. La pelliccia è  di uno splendido color arancio-rossiccio, con sfumature e brizzolature giallastre, brunastre e grigiastre.

Man mano che si procede verso nord, la pelliccia delle volpi diventa man mano più folta.

Una volpe canadese avrà sicuramente la pelliccia più folta che una mediorientale. Le parti inferiori (petto e ventre) sono bianche, con una demarcazione piuttosto netta. La parte superiore delle orecchie e gli arti tendono a sfumare nel nerastro, mentre la coda presenta spesso un ciuffo di pelliccia bianco all’estremità.

Si tratta di un animale prevalentemente notturno, che popola un grande numero di habitat: boschi e foreste di vario tipo, praterie, zone semi-desertiche, ambienti di montagna, zone fortemente urbanizzate. La si può ritrovare dal livello del mare fino ad altitudini notevoli, e penetra senza problemi in paesi e città.

vulpes-vulpes-volpe rossa

Alimentazione

Anche se tecnicamente è un carnivoro, la volpe può adattarsi a mangiare praticamente di tutto. Le sue prede naturali sono piccoli mammiferi come topi e arvicole (generi Mus, Apodemus, Arvicola, Microtus e molti altri), toporagni (generi Sorex, Crocidura), talpe (Talpa sp.), mammiferi leggermente più grandi come ghiri (Glis glis), conigli (Oryctolagus cuniculus), lepri (Lepus sp.) e alcuni mustelidi come ad esempio le donnole (Mustela nivalis).

Altre prede abituali sono un grande numero di specie di uccelli, come fagiani (Phasianus), pernici (Alectoris sp.), quaglie (Coturnix coturnix) e affini, un grande numero di piccoli passeriformi e tutti i loro nidiacei. Si adatta anche a cacciare piccoli rettili come lucertole e orbettini, piccoli serpenti, anfibi di vario tipo e un grande numero di invertebrati (soprattutto grossi insetti).

In mancanza di altro, può ricorrere a uova, funghi, frutta, bacche. Non disdegna le carogne di ogni tipo, anche in avanzato stato di decomposizione.

Volpe rossa e uomo

Spesso i crampi della fame fanno sì che si avventuri nelle città, mettendo da parte la sua proverbiale prudenza, per pasteggiare sui rifiuti umani. E se capita l’occasione di “prelevare” qualche gallina dalla fattoria di turno, non se la lascia scappare. Dopotutto, sfruttare ogni opportunità per sopravvivere al meglio e fare di necessità virtù è fondamentale per tirare a campare: una gallina indifesa, alla volpe, costa un centesimo della fatica (e delle calorie) che le costerebbe inseguire un coniglio. E in natura, quando ogni giorno è una sfida, ogni caloria risparmiata può essere decisiva.

Una specie con un così ampio spettro alimentare non può che essere diffusa in larga scala.

A differenza di altre specie, che presentano una dieta stretta e più specifica, la volpe rossa non è affatto schizzinosa e si adatta a mangiare di tutto. Ecco quindi spiegato il suo successo ecologico. Si tratta fondamentalmente di un animale notturno e guardingo, ma nelle zone selvagge e non frequentate dall’uomo può essere vista anche in pieno giorno.

Nei pressi di paesi e città, o laddove si aggirino molti esseri umani, si sposta esclusivamente col buio e modifica il suo comportamento in base alle varie situazioni. La sua proverbiale furbizia è un insieme di tutte quelle caratteristiche che le permettono quasi sempre di cavarsela in ogni situazione: la volpe è silenziosa, prudente, versatile, veloce e adattabile.

vulpes-vulpes-volpe rossa

Comportamento

Conduce un’esistenza perlopiù solitaria, anche se occasionalmente possono essere osservati piccoli gruppi. Per riposare viene occupato un anfratto o una tana sotterranea, che talvolta la volpe condivide con altre specie, soprattutto con il tasso (Meles meles), con cui in questo caso vige una sorta di tacito patto di non belligeranza.

Le coppie si riformano ogni anno, e la stagione degli accoppiamenti (almeno alle nostre latitudini) si svolge in pieno inverno. Tutto è pianificato per permettere alla femmina di dare alla luce i piccoli in primavera, dopo circa sette settimane di gravidanza. I cuccioli sono generalmente da tre a cinque, e per i primi giorni di vita la madre non si sposta dalla tana per potersene prendere cura a tempo pieno: è il padre a portarle da mangiare.

Gradualmente i piccoli vengono lasciati soli. I genitori tornano periodicamente alla tana e rigurgitano il cibo parzialmente digerito.

Non esitano a spostare velocemente i piccoli da un’altra parte in caso di pericolo: questi ultimi sono particolarmente attivi, giocherelloni e curiosi. Una volta svezzati, resteranno insieme ancora per un po’.

In estate e in autunno, infatti, non è raro incontrare piccoli gruppi di fratelli e sorelle, esemplari ancora giovani. La volpe rossa ha sensi molto sviluppati, fra cui in particolar modo vista, udito e olfatto. Comunicano fra loro tramite tracce odorose e un grande numero di vocalizzazioni.

Da predatore a preda

Una volpe può raggiungere i 12 anni di vita, ma a causa di tutte le sfide quotidiane che questi animali devono fronteggiare, mediamente un esemplare può dirsi anziano già all’età di 5-6 anni.

Anche le volpi hanno i loro predatori, e soprattutto i cuccioli sono esposti a svariate minacce rappresentate soprattutto da rapaci di taglia medio-grande. Laddove siano presenti grandi mammiferi predatori come lupi (Canis lupus), orsi (Ursus sp.) e linci (Lynx sp.), la volpe rientra spesso nel loro menu.

Malattie

Infine, la volpe deve fronteggiare anche un grande numero di malattie come rogna, cimurro, leptospirosi, rabbia silvestre (laddove presente) e tantissime altre. Ragion per cui talvolta la volpe può trasmettere all’uomo svariate zoonosi.

Di certo, la volpe rossa resterà sempre una maestra di sopravvivenza, che ogni giorno affronta e risolve con successo tantissimi problemi e al contempo mantiene intatti il suo fascino, la sua eleganza e la sua bellezza.

Articoli correlati
Commenta