Nella scorsa puntata abbiamo parlato di una figura legata alla divulgazione scientifica al servizio delle istituzioni che fanno ricerca. Anche molte ditte private hanno però bisogno di figure esperte nella comunicazione tecnico/scientifica per rispondere a diversi bisogni aziendali. Intervistiamo quindi Fulvio Fiorillo che ci parla della sua esperienza in qualità di gestore dei contenuti scientifici (in rete come anche nelle offerte di lavoro si può spesso trovare la dicitura inglese Scientific Content Manager, che ha il pregio di delineare meglio il suo ruolo) per una ditta che produce rimedi fitoterapici e integratori alimentari.
In che ambito si inserisce lo Scientific Content Manager?
Sono molti i settori produttivi ad elevato contenuto tecnico che possono necessitare di una figura che funga da gestore dei contenuti scientifici.
In primo luogo le industrie farmaceutiche e nutraceutiche ma anche aziende specializzate nel fornire macchinari o servizi di consulenza a laboratori di ricerca o diagnostica e agli ospedali.
Per queste aziende è importante informare i clienti sulle caratteristiche dei propri prodotti, sulle loro applicazioni, sui vantaggi che possono offrire rispetto ad altri prodotti di natura simile e sulle loro controindicazioni.
I clienti di una azienda farmaceutica o nutraceutica, ad esempio, non sono solamente i pazienti. Lo sono anche, infatti, le figure intermedie della distribuzione dei prodotti terapeutici come i medici e i farmacisti.
Sul territorio sono attivi degli agenti di vendita o dei veri e propri Informatori Scientifici del Farmaco che hanno appunto il delicato compito di convincere, dati alla mano, i medici e i farmacisti della bontà dei prodotti offerti dalla propria ditta.
Qualcuno però deve formare periodicamente il personale addetto al contatto “porta a porta” con i clienti fornendogli un adeguato bagaglio di conoscenze relative ai prodotti. Per poterlo fare è necessario raccogliere tutte le informazioni disponibili dalla letteratura scientifica.
Questi contenuti scientifici potranno poi essere utilizzati anche per la promozione indiretta dei prodotti, per impostare campagne di marketing e per informare gli enti regolatori preposti delle attività aziendali, secondo le modalità previste dalla legge.
Lo Scientific Content Manager
Il responsabile dei contenuti scientifici si occupa in realtà aziendali medio/piccole del reperimento e dell’utilizzo dei contenuti scientifici; è incaricato di raccogliere tutte le informazioni scientifiche disponibili sui prodotti commercializzati e di metterle a disposizione della ditta. Produce infine i contenuti per una varietà di piattaforme tra cui web, video, social media, grafica, eventi e altro ancora.
In aziende di grandi dimensioni i suoi ruoli possono invece essere ripartiti tra più figure con differenti specializzazioni.
Fulvio ci racconta alcune delle sue mansioni nello specifico.
Uno dei compiti del gestore dei contenuti scientifici è produrre prodotti di stampa destinati ai clienti come brochures, schede informative e prontuari.
Le schede informative servono a presentare un prodotto e devono, quindi, contenere degli elementi standard: la sua denominazione e composizione, l’ambito applicativo e una immagine di presentazione.
Per il resto possono avere differenti focus a seconda dell’obiettivo che si prefiggono e del destinatario stabilito; ad esempio possono essere focalizzate su aspetti tecnici oppure essere più teorico-divulgative o sottolineare in particolar modo aspetti commerciali.
I prontuari invece illustrano in maniera organizzata delle linee di prodotti con relative promozioni utilizzando il format di listini divisi per aree tematiche.
Un altro fronte su cui il responsabile del Servizio Scientifico si trova a operare è la gestione dei prodotti digitali dell’azienda.
In primo luogo curare la creazione e l’aggiornamento periodico dei contenuti scritti e grafici della pagina web e delle pagine social, nonché le comunicazioni ai clienti tramite newsletter.
Inoltre dovrà pianificare in collaborazione con l’ufficio marketing la struttura e la calendarizzazione di particolari campagne tematiche per massimizzarne l’effetto sulle vendite.
A questo fine, uno Scientific Contents Manager talvolta interloquisce direttamente con i reparti produttivi. Per esempio per programmare la produzione di formati/campione di prodotto utili ai fini del marketing.
Anche la formazione della rete di venditori sarà effettuata coordinandosi con le funzioni vendite e marketing. I training periodici vertono, infatti, su contenuti scientifici relativi a nuove linee di prodotti ma anche su aspetti commerciali: nuove promozioni in vigore e modifiche delle strategie di vendita decise volta per volta dai vertici aziendali.
Un altro importante aspetto della mansione è la sua collaborazione con l’ufficio Affari Regolatori. Si tratta della funzione aziendale responsabile di gestire i rapporti con gli enti pubblici che rilasciano i permessi di commercializzazione di prodotti sensibili per la salute umana come i nutraceutici.
Il gestore dei contenuti scientifici deve conoscere, collaborando con l’ufficio Affari Regolatori, i dati tecnici necessari alla compilazione dei dossier sottoposti per esempio all’AIFA o all’EFSA, e dovrà quindi tenere conto dei pareri vincolanti degli enti regolatori sui “claim” ammissibili, ovvero le affermazioni sui prodotti divulgate nelle campagne pubblicitarie e di marketing.
Chi può fare lo Scientific Content Manager?
Dal momento che ci si trova quotidianamente a dover leggere pubblicazioni scientifiche, la conoscenza dell’inglese è un prerequisito fondamentale.
Inoltre per svolgere questa mansione è necessario possedere un background scientifico relativo all’ambito di produzione della ditta.
Le aziende farmaceutiche e nutraceutiche, in particolare, ricercano candidati in possesso di una laurea in Scienze della Vita come Biologi, Farmacisti e Medici.
Molto spesso è importante avere esperienza pregressa nel ruolo di Informatori Scientifici del Farmaco.
Cosa aspettarsi?
Il gestore dei contenuti scientifici opera soprattutto seduto a un scrivania. Effettua costanti ricerche bibliografiche per aggiornare le banche dati aziendali, fa editing di testi, prepara bozze e sceglie immagini.
Queste attività richiedono doti personali come precisione e capacità di sintesi, delle buoni doti divulgative e di avere una buona visione d’insieme del proprio operato. I contenuti divulgati sui vari canali informativi devono essere, infatti, coerenti tra di loro per non correre il rischio di confondere i clienti.
Le scadenze tendono ad essere parecchio serrate, dando al lavoro dei ritmi rapidi.
La figura deve anche avere le capacità sociali e organizzative necessarie per raccordarsi con diversi reparti aziendali.
Fulvio ci confida che questo aspetto del suo ruolo lo porta ad avere il telefono perennemente attaccato all’orecchio.
Nonostante i ritmi e le scadenze la posizione del gestore dei contenuti scientifici può essere molto gratificante. A differenza di altri lavori più esecutivi permette, infatti, di essere costantemente attivi nell’aggiornarsi sulle ultime scoperte.
Inoltre si può misurare direttamente la bontà del proprio operato dalle variazioni nei volumi di vendita aziendali.