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Tumore della lingua: cause, diagnosi e trattamento

Il tumore della lingua è una patologia che origina dalle cellule che costituiscono i tessuti dell’organo ed è quasi sempre a carattere maligno. Può insorgere in entrambe le componenti della lingua (lingua orale e base della lingua), costituendo nel primo caso un tumore della bocca, mentre nel secondo un tumore della gola. Il tumore della lingua più comune origina da cellule di tipo squamoso, costituendo quindi un carcinoma squamoso o spinocellulare. Tuttavia, il tessuto è ricco anche di altre tipologie cellulari e il secondo tumore più frequente in questo organo origina da cellule di tipo endoteliale.

La lingua è un organo muscolare presente nella bocca ed è la sede del gusto. Con il suo volume occupa quasi interamente la cavità orale.

Può essere suddivisa anatomicamente in due grosse porzioni:

  • il corpo, detto anche lingua orale o porzione orale, è la parte più grande costituendo circa i 2/3 dell’intero organo. È localizzato in posizione antero-mediale ed è visibile quando per esempio facciamo una linguaccia;
  • la radice della lingua (porzione faringea) rappresenta l’1/3 mancante ed è localizzata in posizione posteriore, in stretta vicinanza alla faringe. Posteriormente è collegata a un piccolo osso, chiamato ioide, mentre anteriormente è presente un piccolo filamento chiamato frenulo.

La lingua è caratterizzata dalla presenza di papille, estroflessioni della mucosa che si differenziano per numero, forma, distribuzione e funzione. Possiamo quindi definire papille:

  • filiformi;
  • fungiformi;
  • vallate;
  • foliate.

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Epidemiologia

Il tumore della lingua orale rappresenta la forma di tumore più comune nella bocca, con mortalità elevata. Il tasso di insorgenza di questa patologia è in crescita dagli anni ’90. L’età che aveva un individuo che manifestava questa patologia era superiore a 45 anni, ad oggi è sempre più in crescita l’insorgenza in individui più giovani. In generale ogni anno vengono diagnosticati 37000 casi di tumori orali che comprendono anche i tumori della lingua. Di tutti questi casi circa il 25% è letale.

La diagnosi tardiva della malattia abbassa notevolmente il tasso di sopravvivenza. Infatti, individui in cui avviene una diagnosi precoce hanno una sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi dell’83%, invece in individui in cui la diagnosi risulta tardiva, questa percentuale scende al 32%. L’insorgenza per genere si manifesta con un rapporto maschi-femmine di 3:1. Considerando invece l’area geografica, la frequenza maggiore si manifesta in Asia, dove sono comuni alcune usanze particolari che possono essere causa di tumori alla lingua, come masticare la noce di Betel o il tabacco.

Studi epidemiologici hanno evidenziato che il consumo frequente di Vitamina A, Beta-Carotene, Alfa-Tocoferolo può ridurre notevolmente il rischio di sviluppare tumori della cavità orale.

Fattori di Rischio

I fattori di rischio che possono incrementare la possibilità di sviluppare una malignità in quest’organo sono diversi. Come per molti altri tumori, il fumo di sigaretta risulta essere un fattore predisponente. A questo si aggiunge anche la masticazione del tabacco, un’usanza comune in specifiche aree geografiche. L’abuso di alcool è un altro fattore particolarmente importante. La somministrazione contemporanea abituale di alcool e fumo di sigaretta incrementa notevolmente il rischio di insorgenza della malattia rispetto ai due fattori separati. Un altro fattore di rischio accertato per questa patologia è l’infezione da Papilloma Virus, in particolare dal ceppo H-16. È stato stimato che circa il 70% dei tumori orali è causato da Papilloma Virus. L’infezione può essere contratta attraverso rapporti sessuali o semplicemente attraverso un bacio.

Sintomatologia e Diagnosi

I sintomi associati a questa patologia sono diversi e possono comprendere:

  • la difficoltà nel parlare e nel deglutire;
  • la presenza di lesioni sulla superficie della lingua;
  • la sensazione di corpo estraneo in gola;
  • cambiamento del tono della voce.

La presenza di aree di colore rosso e bianco possono significare l’insorgenza di lesioni pre-cancerose che potrebbero successivamente avanzare verso un grado di malignità superiore. La diagnosi della malattia avviene generalmente con un esame ispettivo, grazie al quale per mezzo di uno specchietto, vengono osservate le condizioni e il colore della mucosa. Anche la palpazione può essere utile per evidenziare ingrossamenti sospetti.

Una volta stabilita la presenza di un’area sospetta, potenzialmente tumorale, l’utilizzo di aspirazione tramite ago può differenziare le forme benigne da quella maligne, tramite successiva analisi istologica. La tomografia computerizzata è la tecnica più precisa, poiché permette di evidenziare l’estensione della malattia con possibile coinvolgimento linfonodale. L’associazione di questa tecnica ad analisi di MRI (Risonanza Magnetica per Imaging) incrementa l’accuratezza della diagnosi.

Meccanismo di Insorgenza del Tumore

Come per tutti i tumori, i modelli teorici che provano a spiegare l’insorgenza della malattia sono diversi e in molti casi strettamente legati. Nel caso del tumore della lingua, considerando il principale fattore di rischio che è il fumo di sigaretta, è stato ipotizzato che la generazione e la presenza di mutageni nelle sigarette possono determinare danni al DNA cellulare. Per esempio un possibile modello molecolare include l’attivazione da parte di queste sostanze di Epidermal Growth Factor Receptor (EGFR), un recettore coinvolto nell’attivazione della sopravvivenza cellulare e proliferazione.

Più nello specifico, la sua attivazione sembra favorire la produzione da parte della cellula di prostaglandine, tra cui PGE2, che risulta essere un potenziante dell’attività di EGFR. In molti tumori è stata identificata la sovra-espressione di ciclina-D1, un importante mediatore del ciclo cellulare e quindi della proliferazione cellulare. Questa ciclina è prodotta dalle cellule anche in seguito ad attivazione di EGFR.

Un altro modello teorico considerato per spiegare i meccanismi di insorgenza di questa malattia è di tipo epigenetico. In particolare, alterazioni nella metilazione di promotori di onco-soppressori (p16, E-Caderina) ne limita l’espressione genica con conseguente perdita di molecole proteiche protettive per le cellule. A livello cromosomale, quindi considerando porzioni di DNA più estese dei singoli geni, sono state evidenziate mutazioni e delezioni a carico del cromosoma 17, del cromosoma 13 e del cromosoma 18.

Le infezioni da Papilloma Virus, come detto precedentemente, possono portare all’avvento del tumore. Le proteine virali E6 ed E7, che sono fondamentali per il ciclo vitale del virus nelle nostre cellule, sembrano inattivare direttamente p53 e Retinoblastoma, due proteine fondamentali negli equilibri cellulari di riparo del DNA e morte cellulare programmata (apoptosi).

Trattamenti

I possibili trattamenti per il tumore della lingua consistono nella chirurgia, che permette una rimozione diretta del tumore. Come per tutte le operazioni chirurgiche ci sono dei criteri di eleggibilità che comprendono le fasi di avanzamento del tumore e lo status di salute del paziente. La glossectomia è un intervento invasivo, che permette la rimozione e successivamente la ricostruzione del tessuto linguale. La radioterapia viene spesso associata a questi interventi. Con l’operazione chirurgica spesso vengono anche rimossi i linfonodi, i quali possono essere sede di metastasi.

La chemioterapia è ad oggi ancora trattamento fondamentale, seppur poco efficace. Con questi farmaci si cerca di bersagliare le cellule cancerose, uccidendole. Tuttavia gli effetti avversi sono molti e severi. I farmaci maggiormente utilizzati sono i derivati del platino, ma è di uso comune anche il 5-Fluorouracile. La target therapy per questo tumore è un ulteriore approccio e uno dei farmaci maggiormente utilizzati è il Cetuximab, un anticorpo monoclonale che inibisce EGFR, una proteina molto importante nei meccanismi di oncogenesi in questo organo, come abbiamo visto precedentemente. L’immunoterapia è impiegata in clinica e i farmaci maggiormente somministrati sono il Nivolumab e il Pembrolizumab, che agiscono stimolando la risposta immunitaria dell’organismo contro il tumore.

Referenze

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