Il 14 aprile il Presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che avrebbe interrotto i finanziamenti all’OMS a causa della presunta cattiva gestione della pandemia di COVID-19 da parte dell’organizzazione. Stando alle dichiarazioni del Capo di Stato, l’OMS avrebbe commesso un errore nell’opporsi ai blocchi dei voli dalla Cina. Un’azione intrapresa dagli USA che, secondo il Presidente Trump, avrebbe salvato migliaia di persone. Il Presidente statunitense ha anche dichiarato che l’OMS sarebbe filo-cinese e avrebbe quindi coperto la Cina nascondendo l’iniziale diffusione del virus[1]. Sarebbero in corso delle indagini per verificare le responsabilità della World Health Organization (WHO, in italiano OMS) nella diffusione del problema.
President @realDonaldTrump is halting funding of the World Health Organization while a review is conducted to assess WHO's role in mismanaging the Coronavirus outbreak. pic.twitter.com/jTrEf4WWj0
— The White House (@WhiteHouse) April 14, 2020
Come viene finanziata l’OMS?
Le attività dell’OMS sono sovvenzionate sia tramite contributi volontari, che costituiscono i tre quarti di quelli complessivi, sia tramite contributi obbligatori, che i 194 Stati Membri e i 2 Stati Associati devono all’organizzazione per farne parte. Questi ultimi finanziamenti sono proporzionati alla ricchezza e alla popolazione dei paesi[2]; i maggiori contributi obbligatori nel biennio 2020-2021 derivano da:
- USA: 22,00%;
- Cina: 12,00%;
- Giappone: 8,56%;
- Germania: 6,09%;
- UK: 4,56%;
- Francia: 4,42%;
- Italia: 3,30%;
- Brasile: 2,94%;
- Canada: 2,73%;
- Australia: 2,21%[3]
Gli Stati Uniti d’America rappresentano quindi un’importante fetta dei sovvenzionamenti obbligatori. Gli anni scorsi gli USA sono anche risultati lo Stato Membro più generoso nelle donazioni, stanziando oltre 400 milioni nel 2017[4] e 281 milioni nel 2018 (rispettivamente lo 0,18% e lo 0,12% circa di tutti i finanziamenti volontari dei rispettivi anni)[5].
L’OMS è stato finanziato tramite sovvenzioni sia volontarie sia obbligatorie fin dalla sua fondazione, nel 1948. Le donazioni hanno sempre costituito la maggior parte dei fondi; questo, però, rappresenta un problema perché i donatori possono destinare in modo inappellabile il proprio denaro a determinati progetti, così che 14 aree del programma OMS ricevono complessivamente solo il 2% delle donazioni. Nonostante gli incoraggiamenti dell’OMS a non vincolare il denaro elargito volontariamente, nel 2017 il 95% delle donazioni era destinata a progetti specifici. La maggior parte dei finanziatori non si è dimostrato intenzionato a svincolare il denaro[6].
Fra i maggiori sovvenzionatori volontari dell’OMS vi è Bill Gates, che finanzia l’organizzazione da decenni tramite la sua fondazione Bill & Melinda Gates. Nel 2018 ha donato oltre 228 milioni di dollari[5], destinandoli tutti a progetti di sua scelta.
Le conseguenze dello stop ai finanziamenti all’OMS degli USA
Il ruolo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è stato importante per fronteggiare l’epidemia, in quanto l’ente ha fornito informazioni e protocolli ai Paesi di tutto il mondo e servizi agli stati che non ne disponevano. Per esempio, nella Striscia di Gaza l’OMS ha implementato il sistema sanitario, che disponeva di meno di 70 ventilatori polmonari ed era carente di acqua pulita ed elettricità[7].
Molteplici, quindi, le critiche alle dichiarazioni del Presidente Trump. Bill Gates ha definito questa scelta “pericolosa”. Zhao Lijian, Vicedirettore del Dipartimento di Informazione del Ministero degli Esteri della Cina, ha espresso preoccupazione riguardo alle dichiarazioni del Presidente Trump. “La decisione degli USA minerà le possibilità dell’OMS e danneggerà la collaborazione globale per la lotta contro l’epidemia.” Anche Josep Borrell Fontelles, Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, ha disapprovato il provvedimento. “Soltanto unendo le forze possiamo superare questa crisi che non conosce confini”, ha twittato. Il Viceministro degli Affari Esteri della Federazione Russa Sergei Ryabkov è stato critico, definendo la decisione “un approccio molto egoista”[1].
Anche altre i politici che si erano dimostrati parzialmente simpatizzanti con le affermazioni del Presidente Trump ne hanno contestato la decisione. Fra di essi, il Primo Ministro australiano, Scott Morrison, l’ha definita controproducente in un momento di crisi globale come questo[1]. Il Primo Ministro del Giappone, Taro Aso, che il mese scorso aveva dichiarato che l’OMS si sarebbe dovuta chiamare “Chinese Health Organization”, ha annunciato che il governo giapponese continuerà a supportare l’organizzazione[7].
Alcuni governi reagiranno anche in modo concreto per fronteggiare la situazione. Il Ministro irlandese degli Affari Esteri e del Commercio Simon Coveney ha dichiarato che i contributi annuali dell’Irlanda all’OMS quadruplicheranno, toccando i 9,5 milioni[8]. Gli stessi statunitensi interverranno: i Democratici del Congresso hanno minacciato Donald Trump di impeachment in quanto egli non ha l’autorità di prendere un provvedimento del genere da solo. Nancy Patricia Pelosi, Presidente della Camera dei Rappresentanti, ha commentato le azioni del Capo di Stato: “Questa decisione è pericolosa, illegale e sarà subito contestata”[9].
Referenze
- NBC News, 2020 – Trump move to end WHO funding amid coronavirus fight criticized by world leaders.
- WHO – Assessed contributions.
- WHO, 2019 – Seventy-Second World Health Assembly [pdf].
- WHO, 2018 – Voluntary contributions by fund and by contributor, 2017 [pdf].
- WHO, 2019 – Voluntary contributions by fund and by contributor, 2018 [pdf].
- Clift C. & Røttingen J. A., 2018. New approaches to WHO financing: the key to better health. BMJ 361:k2218. DOI: 10.1136/bmj.k2218.
- The Washington Post, 2020 – After Trump suspends payments to WHO, other countries rally behind the agency.
- Irisch central, 2020 – Ireland to quadruple its WHO contribution after US “halts” funding.
- The Washington Post, 2020 – Congressional Democrats allege Trump’s move to defund World Health Organization is illegal.