I tricotteri (14 500 specie) sono un gruppo di insetti di medio-grandi dimensioni (1,5-4cm) imparentati con i lepidotteri; non a caso, molti tricotteri possono essere a prima vista confusi con certe farfalle notturne, soprattutto con quelle di ridotte dimensioni. I tricotteri sono associati agli ambienti di acqua dolce, essendo i loro stadi larvale e pupale strettamente acquatici.
Morfologia generale dei tricotteri
L’apparato boccale dei tricotteri è lambente negli adulti (quindi non hanno la spiritromba come i lepidotteri) e masticatore nelle larve; le antenne sono lunghe e filiformi. Gli occhi composti sono di ridotte dimensioni e gli ocelli, quando presenti, sono tre. Le ali sono membranose e ricoperte di setole (invece che di squame come nei lepidotteri) e, a riposo, vengono tenute ripiegate a tetto sul corpo; le zampe sono generalmente deambulatorie. L’addome è composto da 10 uriti e presenta cerci.
Stadio larvale dei tricotteri
Le larve sono campodeiformi o eruciformi, acquatiche, con tracheobranchie addominali. Di solito, esse vivono riparate all’interno di astucci di detrito dalla composizione (ad esempio sabbia, frammenti di materiale vegetale o addirittura conchiglie vuote di molluschi) e dalla forma specie-specifici: ciò significa che, talvolta, solamente osservando la forma dell’astuccio è possibile distinguere le varie specie. Tali astucci vengono costruiti dalle larve tessendo attorno al proprio corpo un filo di seta mediante una ghiandola posta vicino alla bocca; una paio di uncini addominali, infine, afferrano il rivestimento di seta e tengono in posizione l’astuccio. Gli astucci delle larve di tricotteri sono generalmente aperti sia sul lato posteriore che su quello anteriore (dal quale fuoriescono il capo e le zampe della larva): in questo modo, l’animale è in grado di far circolare l’acqua all’interno della struttura e rifornirsi così di ossigeno. Man mano che cresce, la larva aggiunge nuovo materiale all’estremità anteriore dell’astuccio, talvolta rimuovendo quello presene all’estremità posteriore.
Le pupe dei tricotteri si sviluppano all’interno dell’astuccio, il quale viene fissato su qualche oggetto sommerso. Le pupe sono exarate e presentano con mandibole e zampe completamente mobili; queste ultime vengono utilizzate per mantenere la circolazione dell’acqua all’interno dell’astuccio e infine salire in superficie allo sfarfallamento.
Referenze
- Bellman, Heiko. Guida agli insetti d’Europa, 2019, Ricca Editore, Roma.
- Brusca, Richard C., et al. Invertebrates – Third edition, 2016, Sinauer Associates, Inc., Sunderland, Massachussetts.
Immagine di copertina di Pavel Kirillov, Flickr (CC BY-SA 2.0).