Fin dall’alba dei tempi, l’essere umano attribuisce un significato molto profondo al solstizio d’inverno, data che sancisce l’entrata ufficiale nella stagione più fredda: non si tratta semplicemente di una ricorrenza, ma di un fenomeno astronomico ben preciso, tra i più importanti dell’anno assieme all’Equinozio d’Autunno, all’Equinozio di Primavera e al Solstizio d’Estate. Per solstizio si intende un fenomeno astronomico dovuto al movimento apparente del Sole rispetto alla Terra, in particolare il momento in cui il Sole raggiunge il punto di declinazione massima o minima nel suo moto lungo l’eclittica, la sua traiettoria apparente intorno alla Terra. Il Sole raggiunge il valore massimo di declinazione a giugno, quando inizia l’estate nell’emisfero boreale (nord) e l’inverno in quello australe (sud), mentre a dicembre ne raggiunge il valore minimo segnando così l’inizio dell’inverno boreale e dell’estate australe.
Pur avvenendo nel momento in cui la Terra nella propria traiettoria ellittica intorno al Sole vi si avvicina maggiormente, il solstizio d’inverno è il giorno più breve dell’anno nell’emisfero boreale perchè l’asse di rotazione terrestre lo rivolge verso l’esterno del sistema solare e non verso il Sole. Inoltre i raggi luminosi lo colpiscono con un angolo molto stretto, circa 23°, causando una diminuzione apparente della capacità della luce solare di “scaldare”.
Mentre ciò accade nell’emisfero boreale in quello australe si ha invece il giorno solare più lungo e la notte più corta.
Per il 2018, la data del Solstizio d’Inverno cade il 21 dicembre 2018, alle 22:22 di sera: è importante precisare la data perché tale fenomeno oscilla tra il 21 e 22 dicembre. Il perché è presto spiegato: il moto della Terra intorno al Sole accumula ogni anno circa 6 ore di ritardo e per questo che, adottando il calendario bisestile ogni quadriennio, si compensa il questo ritardo
Questa straordinaria manifestazione astronomica viene ritualizzata dalle popolazioni, che vi associano significati simbolici profondi: infatti vi si collegano simbologie connesse alla luce ed al sole che risorge invincibile dagli abissi, richiamando l’idea superiore della rinascita luminosa dalla caduta nelle tenebre, della rigenerazione dopo la caduta: Stonehenge, il monumento preistorico situato nel Wiltshire in Inghilterra, è un simbolo di questa giornata perché costruito in modo da essere perfettamente allineato con la posizione del sole al tramonto.
Ma i solstizi ci sono anche su altri pianeti?
Sì, perché anche gli altri pianeti del Sistema Solare hanno l’asse di rotazione inclinato rispetto al piano dell’orbita e quindi hanno un’alternanza di stagioni, solstizi ed equinozi,
Fonti
- Richard Heinberg, I riti del solstizio. Feste, rituali e cerimonie che celebrano i cicli della terra.
- John Dreyer, Storia dell’astronomia.