Gli insetti sono per la maggior parte a sessi separati, con rare forme ermafrodite. Gli apparati riproduttori maschili e femminili sono costituiti da un paio di gonadi (ovari e testicoli) dalle quali si dipartono due gonodotti (ovidotti laterali e dotti deferenti) che nella parte più distale si uniscono a dare un gonodotto impari (ovidotto comune e canale eiaculatore); nelle forme più basali i gonodotti sboccano indipendentemente all’esterno (manca il tratto comune).
Gli ovari sono formati da un numero variabile di ovarioli, ognuno tenuto in posizione da un filamento terminale; le uova si formano in ogni ovariolo al livello del germario (distale) e del vitellario (prossimale). Gli ovarioli si dicono panoistici se tutte le cellule germinative sono in grado di generare cellule uovo, o meroistici se alcune cellule sono deputate alla sola formazione del vitello.
Gli ovidotti si dipartono da ogni ovario per giungere al livello della vagina dove possono essere presenti strutture accessorie alla riproduzione, come una spermateca o una borsa copulatrice; entrambe hanno il ruolo di trattenere gli spermatozoi, ma la prima per un periodo di tempo molto maggiore rispetto alla seconda (anche anni). In alcune forme sono presenti delle ghiandole colleteriche che facilitano il processo di deposizione e possono produrre un’ooteca (blattodei e mantodei) o veleno negli imenotteri.
Nel sistema riproduttore maschile, i testicoli sono collegati ad un pene (edeago) mediante due vasi deferenti che si uniscono nella parte terminale; negli efemerotteri sono generalmente presenti due peni distinti, uno per ogni dotto. L’edeago è normalmente tenuto ritratto e viene estroflesso solo al momento della copula. Delle ghiandole accessorie sono deputate alla formazione del liquido seminale o di eventuali spermateche.
Testi di riferimento
- Bellman, Heiko. Guida agli insetti d’Europa, 2019, Ricca Editore, Roma.
- Brusca, Richard C., et al. Invertebrates – Third edition, 2016, Sinauer Associates, Inc., Sunderland, Massachussetts.