I Reali Britannici, negli anni, hanno sostenuto numerosi eventi per l’ambiente e degli animali. Ma il loro impegno ecologico è più concreto e risale a ben prima di questi tempi in cui l’argomento è quasi di tendenza. Ecco una carrellata dei reali inglesi più famosi che si sono battuti per l’ambiente o gli animali, talvolta precorrendo ampiamente i tempi.
Il Principe Filippo, il WWF e l’agricoltura sostenibile
Nel 1961, a quarant’anni, il Duca di Edimburgo è divenuto il primo Presidente del WWF-UK, mantenendo la posizione fino al 1981, quando è divenuto Presidente del WWF International fino al 1996. Un contributo più che trentennale che si è tradotto nel supporto a numerose cause, fra cui la creazione di parchi nazionali, l’introduzione di leggi per la tutela dell’ambiente e la fondazione dell’organizzazione Marine Stewardship Council, impegnata nella diffusione della pesca sostenibile. Oggi il Principe Filippo Mountbatten è Presidente Emerito del WWF[1].
Il Duca di Edimburgo dal 1952 è anche responsabile del Castello di Balmoral, una residenza privata della famiglia reale britannica. Il terreno, di oltre 180 chilometri quadrati[2], è adibito alla coltivazione e all’allevamento[3]. Anche questo è mantenuto in maniera ecosostenibile, come certificato dalla Soil Association (società che promuove la coltivazione biologica) e dal Forest Stewardship Council (che supporta la silvicoltura sostenibile)[3]. Sul luogo, infatti, sono anche presenti alcune specie da salvaguardare[2] come lo scoiattolo rosso.
La Regina Elisabetta II
La Regina Elizabeth Alexandra Mary Windsor in Mountbatten è salita al trono nel 1952: dal 2015 detiene il primato per il regno più lungo della Gran Bretagna. Non stupisce, dunque, che sia legata a oltre 600 associazioni benefiche sui temi più diversi. Fra queste, decine sono dedicate all’ambiente e alla tutela di animali e vegetali[4], come Fauna & Flora International (qui è visionabile l’elenco completo). Nel 2015, in particolare, ha supportato l’iniziativa Queen’s Commonwealth Canopy (QCC), per la protezione delle foreste. Attualmente il progetto è esteso a 46 paesi che proteggono 60 diversi siti[5].
Oltre ai numerosi finanziamenti e alle campagne di raccolte fondi, la Regina ha messo in atto alcuni piccoli gesti “green“, come il piantare alberi. Non si sa quanti ne abbia piantati, ma è certo che ancora pochi mesi fa, a 93 anni, non si è tirata indietro da quest’attività[6]. A lei si devono anche alcune iniziative ecosostenibili nel Castello di Windsor, come l’installazione di un piccolo impianto idroelettrico e la sostituzione delle migliaia di lampadine dell’edificio con lampadine a risparmio energetico[7].
Il Principe Carlo e l’ambiente
All’inizio di quest’anno il Principe di Galles ha inaugurato il Sustainable Markets Initiative and Council, iniziativa che mira a facilitare e velocizzare la transizione verso un mercato sostenibile. Un’economia, quindi, con un impatto ambientale minimo, in linea con il recente appello del Parlamento Europeo, ma che tenga conto anche degli aspetti sociali ed economici, affinché più paesi possibile raggiungano la stabilità economica[8].
Ma l’impegno del Principe Carlo per l’ambiente risale a molto tempo fa. Già a ventun anni, infatti, egli si occupava di sensibilizzare sull’ambiente, descrivendo le conseguenze sugli animali dell’inquinamento e la difficoltà di gestione delle plastiche non riciclabili. Un antesignano di Greta Thunberg e un vero pioniere fra i governanti d’Occidente in tema di protezione ambientale. «Ero considerato piuttosto eccentrico, come minimo, già solo per aver suggerito queste cose» ha dichiarato il Principe[9].
Inoltre, dal 1991 è Presidente di WaterAid, la prima associazione no-profit dedicata alla sensibilizzazione sull’acqua pulita, e nel 2010 ha istituito il Prince’s Countryside Fund. Attraverso collaborazioni ed eventi, l’ente vuole promuovere le attività e la qualità della vita delle zone rurali. Altre sue iniziative a carattere ambientale sono elencate qui.
Il Principe William, gli animali selvatici e l’Earthshot Prize
Gli impegni “bio” del Duca di Cambridge risiedono principalmente nella conservazione animale, che sostiene in quanto patrono dell’organizzazione Tusk Trust, e nella lotta contro la caccia illegale. È infatti il fondatore della United for Wildlife, nata nel 2014 per fermare il contrabbando di animali selvatici[10]. L’erede al trono ha anche trattato questi argomenti insieme a Sir David Attenborough, il Piero Angela inglese.
Nel 2011 il Principe William e l’allora futura moglie, Catherine “Kate” Middleton, invece dei regali di nozze hanno chiesto ai propri invitati di effettuare donazioni ad associazioni di beneficienza; fra queste, alcune erano votate all’ambiente e alla conservazione animale: Earthwatch e la Zoological Society of London[11].
Il Principe William ha annunciato a fine del 2019 il lancio di un concorso che durerà 10 anni: l’Earthshot Prize. Ogni anno saranno premiati, in denaro e notorietà, i cinque migliori progetti per la salvaguardia dell’ambiente. Chiunque potrà partecipare, con proposte di vario genere (non solo tecnologico, ma anche sociale, politico o economico)[12].
Harry e Meghan
Nel 2016 il Duca di Sussex ha trascorso tre settimane in Malawi per collaborare con l’organizzazione non governativa African Parks in una delle più grandi traslocazioni di elefanti della storia. A causa della caccia illegale e della perdita di habitat del luogo, infatti, era divenuto necessario ripopolare l’area; l’associazione si è quindi impegnata per farvi dislocare 500 elefanti su una distanza di oltre 35mila chilometri[13]. Ha partecipato anche a una iniziativa dell’associazione Rhino Conservation Botswana per la tutela dei rinoceronti neri (Dicero bicornis), in grave pericolo di estinzione, e si è fatto portavoce del progetto QCC[5].
Nel 2019 il Duca e la Duchessa di Sussex, Meghan Markle, hanno dichiarato di non voler avere più di due figli per non aumentare la sovrappopolazione e aiutare così l’ambiente, sensibilizzando sull’argomento[14]. Sul loro profilo instagram hanno anche dedicato un mese all’informazione sul tema dell’ambiente, con una citazione di Harry: “Con quasi 7,7 miliardi di abitanti di questa Terra ogni scelta, ogni impronta, ogni azione fa la differenza.”
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Recentemente i due sono stati criticati per aver impiegato dei jet privati come mezzi di trasporto, con un impatto ambientale pro capite molto superiore di quello che si ha viaggiando su aerei di linea. Hanno quindi iniziato a volare su aerei commerciali[15]. Il Duca ha poi annunciato, dopo due anni di sviluppo, Travalyst. L’iniziativa, in collaborazione con TripAdvisor, Booking.com, Visa e il gruppo Trip.com, promuove viaggi sostenibili attraverso la riduzione dell’overtourism (l’impatto negativo dei troppi turisti sui locali), l’uso di mezzi di trasporto con minore impatto ambientale, il supporto delle comunità locali e la salvaguardia delle forme di vita selvatiche.
Abitazioni ecosostenibili
Nelle residenze reali sono presenti impianti di produzione di energia elettrica rinnovabile e sistemi di controllo per minimizzare i consumi. Il personale si impegna inoltre a riutilizzare quanto possibile (ad esempio attraverso l’invervento di Computer Aid International, associazione impegnata nel riutilizzo di materiali informatici a beneficio dei paesi in via di sviluppo), a riciclare e compostare: il 99% dei rifiuti organici è impiegato come concime nei giardini reali[3].
Nei terreni di Buckingham Palace è promossa la biodiversità grazie a una limitazione degli interventi di giardinaggio e alla reintroduzione di piante originarie della zona. In questo giardino proliferano piante e animali selvatici, fra cui 42 specie di uccelli e delle api Bombus pascuorum. Un’area del giardino cresce in modo del tutto naturale, ovvero senza interventi di giardinaggio, per promuovere ulteriormente la spontaneità della natura che vi cresce. Fra 2009 e 2010 vi sono stati introdotti quattro alveari di Apis mellifera ligustica, di cui si prende cura un bee keeper[3].
Altri reali
La Duchessa di Cornovaglia Camilla, la Duchessa di Cambridge Kate, la Duchessa di Sussex Meghan e la Principessa di Galles Diana si sono impegnate principalmente nel sociale, motivo per cui non compaiono in modo significativo in questo elenco. In particolare, la Duchessa Camilla sostiene diversi enti benefici per gli animali domestici e di allevamento, ma si occupa soprattutto di letteratura, salute e sostegno ai bisognosi[16]. Invece Lady Di, in vita, si occupò di bambini, persone disabili, senzatetto e persone affette da AIDS[17]: contribuì in modo significativo a ridurre lo stigma su questa sindrome. Talvolta portò i suoi figli con sé; Harry, in particolare, ha seguito le orme materne sostenendone alcune cause[5].
Conclusioni
L’impegno dei reali britannici in ambito ecologico e faunistico è dunque sempre stato significativo negli anni, anche se negli ultimi tempi sta aumentando. Mai come ora, infatti, queste temariche sono importanti, come ha sottolineato il Principe di Galles all’incontro annuale del World Economic Forum di quest’anno[8]:
L’unico limite è la nostra volontà di agire
e il momento di agire è adesso.– Charles, Principe di Galles
Referenze
- WWF, 2011 — The Duke of Edinburgh’s 90th birthday.
- Balmoral Castle — Environmental Policies.
- Royal.uk — The Royal Household and Environment.
- Royal.uk — About Her Majesty The Queen.
- Nina Strochlic, 2019 — Inside Prince Harry’s efforts to preserve African parks. National Geographic.
- Daily Mail online, 2019 — Her Majes-trees! The Queen is the royal Tree Angel who’s helped make her nation more glorious by planting dozens over the decades — so why not take a leaf out of her book?
- Vanessa Kerr, 2009 — 10 green royals. Grist.
- Princeofwales.gov, 2019 — The Sustainable Markets Council.
- The Royal Family (canale youtube), 2020 — The Prince of Wales reflects on 50 years since his first speech on the environment.
- Royal.uk — The Duke of Cambridge.
- Maggy Patrick, 2011 — Royal Couple Asks for Charitable Donations as Wedding Gifts. abc News.
- Royal Foundation, 2019 — The Earthshot Prize.
- Phil Boucher, 2016 — New Photos of Prince Harry Rescuing Elephants Will Make You Love Him Even More. People.
- Population matters, 2019 — A limit on royal babies? Prince Harry thinks small families are best, public agrees.
- Express, 2020 — Prince Harry flies commercial to Canada – does stepping down mean the end of private jets?
- Royal.uk — The Duchess of Cornwall. Charitable work and interests.
- Royal.uk — Diana, Princess of Wales.