La scienza sta facendo passi da gigante nel trovare il segreto dietro l’immortalità. Noi esseri umani, però, nonostante tutti i nuovi studi e scoperte, non siamo in cima alla classifica degli esseri viventi più longevi. La nostra aspettativa di vita è, in media, di 80 anni e quando sentiamo qualche notizia di persone ultracentenarie ci sembrano davvero tanti anni, una vita lunghissima. Eppure c’è chi, nel mondo animale, all’età di 100 anni, non raggiunge neanche la maturità sessuale. Quali sono dunque gli animali più longevi?
Stiamo parlando dello squalo della Groenlandia (Somniosus microcephalus), il più grande pesce dell’artico. Tra i vertebrati, questo animale è quello che possiede la più lunga durata vitale, che è stata stimata intorno ai 270 anni. [1] Per il raggiungimento di questo primato sicuramente gioca a suo favore l’alta convergenza di trimetilamina N-ossido nei suoi tessuti, una sostanza necessaria per la sopravvivenza ad elevate profondità marine, che dona tossicità alla carne di questo pesce rendendolo una preda poco prelibata.

Tra le acque dell’artico possiamo trovare un altro animale molto longevo: si tratta di un mollusco bivalve, la vongola artica (Arctica islandica), la cui età media di vita è stata stimata intorno ai 500 anni. [3] Questa sua caratteristica longevità ha reso questo mollusco un organismo modello per gli studi sui meccanismi di controllo del processo di invecchiamento, mettendo a confronto la crescita della sua conchiglia con quelle di altre specie. La sua conchiglia permette, inoltre, agli scienziati di ottenere informazioni riguardanti i cambiamenti climatici del Nord Atlantico, come per esempio il livello di inquinamento e acidificazione delle acque oceaniche, grazie alla determinazione delle concentrazioni di elementi come calcio e magnesio nelle zone di accrescimento.

Spostandoci dalle temperature gelide dell’artico a quelle più miti del mediterraneo possiamo trovare una specie di medusa (Turritopsis dohrnii) conosciuta come la medusa immortale perché, in seguito a danni subiti, riesce a regredire ad uno stadio di sviluppo precedente trasformando le sue vecchie cellule in cellule più giovani, ringiovanendo come Benjamin Button e continuando a farlo ogni volta che è necessario. [4] Il meccanismo cellulare che è presente dietro questo processo di transdifferenziazione interessa molto gli scienziati grazie ai suoi potenziali e importanti usi in campo medico, permettendo la sostituzione di cellule danneggiate.
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Uscendo dalle profondità marine e tornando sulla terra ferma ci sono altri animali conosciti per la loro longevità. Tra questi, il primato di anzianità è detenuto dalla tartaruga delle Galapagos, una specie ben nota per vivere a lungo. [2] L’esemplare più anziano, infatti, ha raggiunto i 152 anni di età. La vita di questo animale è dettata dalla semplicità: si ciba di erbe e foglie, si crogiola al sole intere giornate e dorme sedici ore al giorno… sarà questo il segreto della lunga vita?

Bibliografia
- First estimates of Greenland shark (Somniosus microcephalus) local abundances in Arctic waters – Scientific Reports
- Galápagos Tortoise – National Geographic
- Arctica Islandica –Museum of Zoology
- The Immortal Jellyfish – American Museum of Natural History