I polifenoli, coloranti naturali che contribuiscono all’aroma e al sapore di molti alimenti e bevande, sono fitochimici che possiedono uno o più anelli aromatici. Essi comprendono: acidi fenolici, flavonoidi, stilbeni e lignine. I polifenoli presentano diverse strutture ma hanno almeno un sostituente idrossile (-OH) nella formula. Per questa caratteristica sono in grado di legare metalli, come rame e ferro, che possono dare origine ai radicali liberi.
Flavonoidi
I flavonoidi (o bioflavonoidi) rappresentano il gruppo più importante dei polifenoli. I flavonoidi sono prodotti naturali che vantano molte varietà e la maggior parte di esse sono responsabili dei colori di frutta e fiori. La formula base presenta due anelli aromatici (A e B) uniti da un terzo anello non aromatico (C).
I flavonoidi si suddividono, a seconda della struttura dell’anello C, in diverse sottoclassi:
- flavonoli (i flavonoidi più diffusi in natura)
- flavoni
- flavan-3-oli (catechine)
- antocianidine
- flavanoni
- isoflavoni
In linea generale gli alimenti di origine vegetale contengono complesse miscele di polifenoli. Alcuni polifenoli sono specifici (come la genisteina, isoflavone della soia) mentre altri (come la quercetina) sono diffusi in frutta, verdura, cereali, legumi, tè e vino.
I flavonoidi rivestono un ruolo fondamentale nella riproduzione delle piante, conferendo ai fiori e ai frutti il colore che attrae gli insetti impollinatori. Questi composti hanno anche la funzione di assorbire le radiazioni solari alle lunghezze d’onda più nocive, come quelle ultraviolette. I flavonoidi svolgono anche altre importanti attività biologiche: nel regno vegetale proteggono dagli attacchi dei parassiti fungini, da quello dei batteri e da quello degli erbivori.
Polifenoli e aterosclerosi
I radicali liberi, atomi e molecole altamente instabili, sono dannosi per l’organismo perché possono velocizzare i processi di invecchiamento, innescare quelli infiammatori, indurre effetti cancerogeni e favorire l’aterosclerosi.
L’aterosclerosi è una malattia determinata da molti fattori e rappresenta la prima causa di morte a livello mondiale. Elevati livelli nel plasma di LDL (lipoproteine a bassa densità ) e bassi livelli di HDL (lipoproteine ad alta densità ) sono associati ad un alto rischio. Alti livelli di LDL rappresentano un grave pericolo per le arterie soprattutto quando vengono modificate dall’ossidazione innescata dai radicali liberi.
In vitro l’ossidazione di queste lipoproteine è in parte bloccata dagli antiossidanti, ma soprattutto dai  flavonoidi  (flavoni e catechine in particolare). Sempre in vitro i flavonoidi esercitano effetti antivirali, antibatterici, antiallergici, gastroprotettivi e proprietà anticancerogene.
Sebbene questi composti possano avere effetti favorevoli sulla salute, possono risultare tossici in certe condizioni e soprattutto se assunti in quantità eccessive.
Polifenoli del vino rosso
In Francia la bassa incidenza di patologie cardiovascolari, nonostante una dieta ricca di grassi saturi, è parzialmente dovuta al consumo di vino rosso per l’elevata quantità di polifenoli. Questi composti sono presenti soprattutto nei semi e nella buccia degli acini d’uva.
Il consumo giornaliero di 100-400 ml di vino rosso ha effetti benefici sulla longevità mediante l’aumento dei livelli plasmatici del colesterolo HDL.
Secondo i risultati di studi sperimentali il resveratrolo, uno stilbene del vino rosso, esplica un’azione protettiva sulle varie fasi dell’aterogenesi.
Ciò nonostante, non sembra che il vino rosso possa contribuire sostanzialmente agli effetti benefici dei polifenoli. L’effetto non è infatti rilevante nelle popolazioni dove l’apporto complessivo di polifenoli è di per sé elevato.
Polifenoli dell’olio d’oliva
Anche l’olio d’oliva contiene molti polifenoli con forte attività antiossidante ma l’oleuropeina è sicuramente il più rappresentativo. A ciò si unisce il fatto che la particolare composizione in acidi grassi di quest’olio, caratterizzata da un contenuto di acidi grassi monoinsaturi particolarmente alto, ha un importante effetto: i grassi monoinsaturi riducono infatti i livelli delle LDL senza ridurre i livelli delle HDL.
Fonti
- Araim O, Ballantyne J, Waterhouse AL, Sumpio BE. Inhibition of vascular smooth muscle cell proliferation with red wine and red wine polyphenols. J Vasc Surg. 2002 Jun;35(6):1226-32.
- Penny M, Kari D, Bonanome A, et al. Bioactive compounds in foods: their role in the prevention of cardiovascular disease and cancer. The American Journal of Medicine 2002; 113 ( 9) 71-88.