I plecotteri (1700 specie) sono un ordine di insetti di piccolo-medie dimensioni (0,5-6 cm) abbondanti nelle aree umide con acque pulite. I dermatteri (1800 specie), noti comunemente come forbicine, sono invece insetti di piccolo-medie dimensioni (0,5-5 cm) piuttosto diffusi anche nelle abitazioni umane.
Ordine Plecoptera
Il corpo dei plecotteri è depresso in senso dorso-ventrale, l’apparato boccale è masticatore e atrofizzato negli adulti di alcune specie; le antenne sono lunghe e filiformi, gli occhi ben sviluppati e sono presenti 3 ocelli. Le ali anteriori sono piuttosto lunghe, mentre quelle posteriori si sviluppano maggiormente in ampiezza e nel complesso forniscono una capacità mediocre di volo; nelle specie alate le nervature sono ben evidenti, ma esistono anche specie attere e specie brachittere (ad ali ridotte e non funzionali). Le zampe hanno funzione prettamente deambulatoria. L’addome è composto da 11 uriti e porta dei cerci piuttosto allungati.
Gli stadi giovanili sono acquatici bentonici e, essendo diffusi in acque correnti, si tengono tendenzialmente aderenti al substrato, mostrando tra l’altro colorazioni criptiche; respirano mediante tracheobranchie disposte dietro al capo, sul torace, sulle coxe e sull’addome. Le larve dei plecotteri sono considerate buoni indicatori della qualità dell’acqua. Lo sviluppo è nel complesso piuttosto lento e può richiedere in alcuni casi (ad esempio in condizioni di basse temperature) anche diversi anni. Se da un lato le forme giovanili sono detritivore o predatrici, dall’altro gli adulti si nutrono in genere di pollini, alghe e licheni.
Ordine Dermaptera
I dermatteri presentano un corpo depresso dorso-ventralmente. L’apparato boccale è di tipo masticatore, le antenne sono moniliformi, gli occhi a volte ridotti o addirittura assenti. Le zampe sono ben adattatate alla deambulazione in quanto, sebbene siano presenti, le ali vengono raramente utilizzate per il volo; il I paio è in particolare modificato a dare delle corte elitre, mentre il II è di tipo membranoso e a riposo viene tenuto ripiegato. L’addome è composto da 10-11 uriti e presenta due cerci distintivi del gruppo piuttosto sviluppati e robusti e soggetti a dimorfismo sessuale: nei maschi sono solitamente ricurvi in quanto usati durante l’accoppiamento per afferrare il partner, mentre nelle femmine sono più rettilinei e utilizzati esclusivamente per intimorire eventuali predatori.
A seconda delle specie, le femmine possono essere ovipare o vivipare e offrire cure parentali alla prole fino di solito alla seconda muta. Sono particolarmente abbondanti in luoghi riparati dai quali escono soprattutto di notte; si nutrono di detrito organico, vegetali e a volte di piccoli artropodi.
Referenze
- Bellman, Heiko. Guida agli insetti d’Europa, 2019, Ricca Editore, Roma.
- Brusca, Richard C., et al. Invertebrates – Third edition, 2016, Sinauer Associates, Inc., Sunderland, Massachussetts.