In base a quanto risulta da uno studio pubblicato sulla rivista Neuropsychologia, il pisolino pomeridiano può comportare l’insorgere di falsa memoria nel cervello, almeno per quanto riguarda la memorizzazione delle parole. John Shaw e Padraic Monaghan della Lancaster University hanno condotto un semplice test di memoria coinvolgendo due gruppi di partecipanti, uno dei quali è stato fatto dormire fino a 1 ora e 45 minuti, mentre l’altro, invece, è rimasto sveglio svolgendo quindi un ruolo di controllo.
A entrambi i gruppi di persone è stato chiesto di focalizzare la vista su un punto fisso che appariva sullo schermo di un computer nello stesso tempo in cui venivano fatte apparire determinate parole sia a sinistra che a destra del punto centrale. I test includevano liste di parole correlate, come ad esempio la seguente: “letto, riposare, svegliarsi, stanco, sogno, sonnellino, pisolino, russare”.
In seguito è stato chiesto ai partecipanti di richiamare alla memoria o riconoscere le parole che facevano parte dell’elenco originale oppure no. Come risultato, il gruppo di persone che aveva goduto del pisolino ha mostrato di avere significativamente più probabilità di riconoscere parole che in realtà non aveva mai visto.
Una ulteriore curiosità in tutta questa faccenda è che il sonnellino ha rivelato di poter influenzare solo una metà del cervello. Infatti l’emisfero cerebrale destro sembra essere stato in qualche modo molto più incoraggiato ad accogliere un falso vocabolario rispetto all’emisfero cerebrale sinistro.
«Abbiamo scoperto – hanno dichiarato gli scienziati – che il sonnellino ha complessivamente aumentato il falso riconoscimento delle parole, e che questo effetto varia a seconda del livello di accesso agli emisferi durante il riposo, con la metà destra del cervello che si è dimostrata più suscettibile a ricevere falsa memoria, rispetto alla metà sinistra che, invece, è stata più resistente nell’incamerare parole non osservate durante il test».