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Perché si russa?

Le cause più comuni e i rimedi

In ogni casa c’è qualcuno che russa e se nella vostra non sapete chi è, beh, quel qualcuno potreste essere voi! In particolare, il 45% degli adulti sani russa di tanto in tanto, mentre uno su tre russa abitualmente rischiando di diventare un problema per i propri familiari. Il russamento o roncopatia non è solo una condizione fastidiosa, ma è un segnale da non sottovalutare perché può essere associato a disturbi del sonno più o meno gravi. Ma perché si russa? Cosa c’è dietro questo rumoroso fenomeno?

La roncopatia è multifattoriale ed è dovuta a problemi strutturali delle vie aeree, al peso del soggetto, alla posizione in cui dorme, lo stile di vita e così via. La causa è diversa da persona a persona ed è solo provando diversi approcci terapeutici che il soggetto può trovare sollievo[1].

I motivi principali per cui si russa

Le vie aeree

Quando dormiamo, i nostri muscoli si rilassano, compresi quelli della gola. Questo potrebbe provocare il restringimento delle vie aeree, rendendo difficile l’inspirazione e l’espirazione. Quando le vie respiratorie si restringono, l’aria che si aspira viene trascinata più velocemente. Ciò fa sì che i tessuti molli nelle vie respiratorie si disidratino e vibrino: il suono che viene prodotto è il russamento.

Altri fattori anatomici che influenzano lo spazio respiratorio sono l’ipertrofia delle tonsille, della base linguale (tonsille e base troppo grandi) o anomalie maxillo-facciali  (palato stretto, mandibola poco sviluppata). Anche questi fattori diminuiscono lo spazio disponibile per il passaggio dell’aria, provocando la vibrazione dei tessuti.

Il naso, invece, può essere ostruito da una deviazione del setto nasale, da una rinite allergica, dall’aumento di volume dei turbinati (gli ossicini delle fosse nasali rivestiti da mucosa) o ancora dalla presenza di polipi (escrescenze tumorali benigne). In tutti questi casi, le resistenze che l’aria incontra attraversando le cavità nasali favoriscono la respirazione orale che, innescando una sorta di turbolenza, mette in vibrazione il palato molle e l’ugola, producendo l’inconfondibile rumore[1, 2, 4].

Il sonno

Nella persona addormentata in posizione supina la lingua tende a scivolare all’indietro, spingendo l’epiglottide a ridurre o chiudere l’apertura della laringe con possibile rischio di asfissia. Questi fenomeni sono ancora più accentuati in caso di macroglossia, condizione caratterizzata da un eccessivo e diffuso ingrossamento della lingua[1, 2, 4].

Leggi anche: Perché si sbadiglia?

Raffreddore, allergie e naso chiuso

Quando il tessuto nasale si gonfia durante un raffreddore (o a causa di una reazione allergica), il flusso dell’aria nelle vie nasali diventa limitato. Questa congestione restringe le vie respiratorie, costringendo l’aria che si respira a viaggiare più velocemente e a disidratare ulteriormente il tessuto. Ciò porta a respirare con la bocca e, quindi, a russare. Ridurre il rischio di allergie è un modo semplice per prevenire l’ostruzione delle vie nasali. Ad esempio si può tenere sotto controllo la polvere e gli acari del letto utilizzando lenzuola anti-allergeni e migliorando il livello di pulizia della camera da letto. Gli animali domestici stiano alla larga dal letto, in quanto peli, acari ed allergeni su di essi possono aggravare le allergie[1, 2, 4]!

Farmaci

Alcuni tipi di farmaci (come i sedativi) rilassano i tessuti molli nella parte posteriore della gola, aumentando il rischio di roncopatia. Viene perso il tono muscolare necessario per mantenere le vie aeree superiori aperte nel corso della notte e si inizia a russare[1, 2, 4].

Età

Anche se si russa a qualsiasi età, le persone al di sopra dei 35 anni hanno un rischio maggiore di russare. Con l’età, il tono muscolare diminuisce su tutto il corpo, compresa la gola. Fortunatamente c’è un modo per rallentare questo processo: svolgere attività fisica regolarmente[1, 2, 4]!

Predisposizione genetica al russare

In alcuni casi, la predisposizione genetica potrebbe portare a una maggior propensione al russare. Se, per esempio, si ha la parte superiore della gola stretta per motivi genetici, il tessuto molle nella parte posteriore della gola potrebbe generare una vibrazione al passaggio dell’aria. Se si ha una lingua di dimensioni maggiori rispetto alla media, questa potrebbe bloccare parzialmente o completamente le vie aeree superiori. I passaggi nasali stretti, inoltre, possono dare luogo ad un russamento simile a quello da congestione nasale, poiché spingono a respirare attraverso la bocca.

Anche se non è possibile sfuggire alla predisposizione genetica, si può comunque limitare l’effetto che potrebbe avere. Bere alcol, fumare, essere in sovrappeso e assumere alcuni tipi di farmaci sono cause scatenanti che il soggetto può limitare e/o eliminare[1, 2, 4].

Alcol

L’alcol rilassa i tessuti molli nella parte posteriore della gola e aumenta il rischio di russare. Ha anche un effetto disidratante sul tessuto delle vie aeree. Ridurre la quantità di alcol limita il rilassamento sul tessuto muscolare ed evita un aumento di peso che incrementa notevolmente il rischio di russare[3].

Peso

Essere sovrappeso, anche se di pochi chili potrebbe aumentare sostanzialmente la probabilità di sviluppare roncopatia. Un aumento di tessuto adiposo intorno al collo porta al restringimento delle vie aeree superiori limitando la capacità di respirare liberamente. Seguire una dieta equilibrata e fare esercizio fisico più frequentemente aiuta a ridurre il grasso corporeo e ad alleviare il russamento causato dal sovrappeso[1, 2, 4].

Fumo

Il fumo aumenta il rischio di russare. Il fumo della sigaretta irrita e danneggia il rivestimento della cavità nasale e della gola, causando gonfiore e riducendo l’elasticità del tessuto delle vie aeree. Ridurre il numero di sigarette aiuta a limitare l’irritazione e i danni causati al rivestimento della cavità nasale e della gola[1, 2, 4].

Leggi anche: Cosa succede al nostro corpo quando smettiamo di fumare?

Effetti della roncopatia sul nostro organismo

Un sonno disturbato, rumoroso, agitato e con frequenti interruzioni del respiro può condizionare il nostro stato di salute a livello generale. Russare, specie quando non è un comportamento occasionale, ma la colonna sonora di ogni notte, potrebbe avere delle conseguenze critiche. Il primo organo a essere colpito può essere l’apparato cardiovascolare con l’apparizione di ipertensione e aritmia cardiaca. Russare in maniera costante può avere effetti anche sul sistema celebrale in termini di ridotta concentrazione, riduzione della memoria, calo del desiderio sessuale e sul metabolismo[5].

Un’invenzione per dormire sereni

Le notti insonni accanto al partner che russa potrebbero essere in futuro solo un brutto ricordo. Alla Northern Illinois University sono riusciti a creare un prototipo di “cuscino intelligente” che cancella il rumore e utilizza lintelligenza artificiale per seguire i cambiamenti nel modo di russare durante la notte. Il dispositivo è integrato direttamente nel cuscino e il sistema di cancellazione del rumore funziona rilevando i suoni provenienti da colui che russa e producendo onde sonore capaci di bloccarli. Un microfono principale “di riferimento” raccoglie i suoni del russamento, mentre altri due microfoni captano i rumori ambientali.

Grazie ad essi, il dispositivo crea un segnale acustico anti-rumore appropriato, che viene poi riprodotto attraverso due altoparlanti nel cuscino. Il modo di russare può cambiare durante la notte, così i ricercatori hanno applicato nel dispositivo anche un “algoritmo adattivo”, ovvero un sistema che si adatta alle variazioni del russamento creando segnali acustici adeguati. Con questo cuscino, il rumore creato da un moderato russamento (50 a 60 decibel) può essere ridotto di 30 decibel, come se il rumore di un aspirapolvere in azione diventasse quello di un bisbiglio. I risultati sono incoraggianti e non ci resta che sperare di vedere presto questo cuscino intelligente  sugli scaffali dei negozi[6].

Referenze

  1. The Diagnosis and treatment of snoring in adults – Boris A. Stuck, Prof. Dr. med. and Benedikt Hofauer, PD Dr. med.Published online 2019 Nov.
  2. Snoring – Symptoms and causes – Mayo Clinic
  3. Alcohol, snoring and sleep apnea – F. G. IssaC. E. Sullivan, 1982.
  4. Snoring and sleep architectureV. HoffsteinJ. H. MateikaS. Mateika, Jan 1991.
  5. Snoring: Causes, complications, diagnosis, treatment
  6. Elettronic pillow for abating snoring/environmental noises, hands-free communications, and non-invasive monitoring and recording – Northern Illinois University, 2009.
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