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Parassitismo

Definizione, classificazione e origine

Il parassitismo è una relazione tra due specie diverse in cui il parassita utilizza l’ospite come habitat e fonte di nutrimento. E’ un tipo di interazione biologica tra due specie che conseguentemente causa vantaggio ad una specie a discapito dell’altra, questa è una netta differenza con la simbiosi mutualistica con la quale spesso viene confuso.

Alcuni esempi di parassitismo

  • Acantocefalo: parassita intestinale dei pesci. Modifica la colorazione e il comportamento del crostaceo ospite intermedio per farlo più facilmente mangiare dal pesce. Acanthocephala è un phylum molto vicino a quello dei Rotifera.
  • Edriolychnus schmidti: il maschio di questo pesce abissale parassita la femmina
  • Diplozoon paradoxum: platelminta in cui due individui separati si fondono per poi vivere come parassiti delle branchie dei pesci.
  • Anisakis simplex: nematode parassita intestinale di pesci/mammiferi marini. L’adulto vive nei mammiferi marini mentre la larva si accresce nei crostacei. L’uomo è ospite accidentale quando si ciba del pesce.

Caratteristiche generali

Nel 1981 Crofton definì un elenco di caratteristiche che definiscono un parassita:

  • Dipende dal punto di vista fisiologico dall’ospite
  • Può uccidere l’ospite
  • Si riproduce di più dell’ospite
  • Ha una distribuzione aggregata che si osserva tutte le volte in cui la risorsa è distribuita in punti precisi e non omogeneamente

La risorsa può essere:

risorse parassitismo
Da sinistra: 1) risorsa aggregata 2) Risorsa uniforme 3) risorsa casuale

Classificazione per dimensione

Classificazione per localizzazione

  • Ectoparassita
  • Endoparassita (nei tessuti)
  • Mesoparassita: a contatto con lumi che connettono all’esterno

Classificazione per ciclo biologico

  • Monoxeno: il parassita utilizza un unico ospite
  • Eteroxeno: ha l’ospite definitivo in cui avviene la riproduzione sessuale. Gli ospiti intermedi servono a superare barriere ecologiche o far sviluppare il parassita. L’acantocefalo è eteroxeno perché parassita il cavedano (pesce d’acqua dolce) e i crostacei.

I parassiti sono in grado di facilitare la chiusura del proprio ciclo biologico “spingendo” l’ospite intermedio a trovarsi nella giusta posizione per essere visto dall’ospite definitivo.

Leucochloridium paradoxum: platelminta che modifica il comportamento delle chiocciole che sono gli ospiti intermedi. Le chiocciole si espongono sulla superficie fogliare così da essere beccate dagli uccelli in cui il parassita chiude il ciclo.

Origine del parassitismo

Il parassitismo inizia con la conversione di una condizione di foresi (fenomeno per cui alcuni organismi si servono di altri organismi facoltativamente o obbligatoriamente per farsi trasportare) o da commensalismo (relazione tra due specie per cui una, detta commensale, utilizza una parte del cibo dell’altra) verso un rapporto di parassitismo. La capacità di attivare il sistema immunitario dell’ospite potrebbe essere il confine tra parassitismo e commensalismo.

Pesce pappagallo: di notte viene attaccato da molluschi che si cibano della sua cute. Questo rapporto potrebbe evolversi in parassitismo se quei molluschi si ciberanno stabilmente della cute dei pesci pappagallo.

Oloturia: dei pesci per proteggersi si rifugiano nell’ano delle oloturie e si cibano delle parti interne. Anche questo rapporto se mantenuto stabilmente può diventare parassitismo.

Considerando una singola specie di parassita si individuano:

  • Infrapopolazione: tutti i parassiti di una singola specie che vivono sullo stesso ospite
  • Metapopolazione: tutte le infrapopolazioni di una singola specie parassita in una popolazione ospite
  • Soprapopolazione: insieme delle metapopolazioni, di una singola specie parassita, che infestano metapopolazioni di diverse specie ospite

Considerando invece diverse specie parassitarie:

  • Infracomunità: insieme delle infrapopolazioni di parassiti diversi sullo stesso ospite
  • Comunità componente: insieme delle infracomunità di parassiti diversi associate ad una popolazione di ospiti
  • Comunità composta: insieme delle infracomunità di comunità componenti diverse, che si trovano su metapopolazioni di diverse specie ospite.

Fonte: Elementi di ecologia, di Thomas M. Smith e Robert L. Smith. Pearson editore.

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