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Pantere nere: melanismo nei grandi felini

Tutti conoscono la pantera nera che ne “Il libro della giungla” di Kipling faceva da guardiano a Mowgli, il protagonista di molti dei racconti contenuti nel libro. Bagheera era in effetti un leopardo e, data l’ambientazione dei racconti, probabilmente apparteneva alla sottospecie indiana Panthera pardus fusca. Questo personaggio ha però una particolarità: è completamente nero, mentre effettuando una breve ricerca si può notare che molte fonti descrivono Panthera pardus fusca come il classico leopardo chiaro e maculato. Ebbene, non è un errore, bensì un polimorfismo, ovvero una variante rispetto al cosiddetto wild-type. Bagheera è una pantera nera (leopardo indiano melanico) e questa condizione si ritrova in 13 specie sulle 37 presenti nella famiglia dei Felidi (Felidae). Ci sono stati casi anche nel leone (Panthera leo), nella lince americana (Lynx rufus), nel puma (Puma sp.), nel gatto asiatico dorato (Pardofelis temminckii) e, come tutti sappiamo, nel gatto domestico (Felis catus).

Perché questa colorazione del mantello? 

Il pigmento nero è dato dalla presenza nel pelo di eumelanina, la cui produzione è stimolata dall’attivazione del gene MC1R (figura A). Al contrario, il pigmento chiaro (wild-type) è dovuto alla presenza di feomelanina, prodotta grazie all’attivazione del gene ASIP, il quale reprime MC1R (figura B).

Normalmente il gene ASIP è attivo portando la maggior parte degli individui a mostrare un fenotipo wild-type. Il pigmento nero è quindi osservabile o quando ASIP perde la sua funzione di inibitore di MC1R, oppure quando MC1R acquista una funzione, ovvero è in grado di attivarsi.

A) Via di attivazione di MC1R che porta alla produzione di mantello nero.
B) Via di attivazione di ASIP e blocco di MC1R che porta alla produzione di mantello chiaro.

Il melanismo nei leopardi

E’ dovuto ad una mutazione non sinonima sul gene ASIP. Quando una mutazione non è sinonima significa che il risultato finale, che corrisponde all’informazione contenuta nel DNA, cambia. Per fare un esempio, è come se la parola ‘cassa’ si trasformasse in ‘casta’: il significato è totalmente diverso. Quello che avviene al gene ASIP è che la proteina risultante è più corta del normale, quindi non funziona come dovrebbe e non blocca l’attivazione di MC1R. Questa condizione è recessiva, significa che un leopardo per essere melanico deve possedere due copie del gene ASIP mutato (omozigosi).

Non in tutti i felini funziona così.

Il melanismo nei giaguari

Nei giaguari (Panthera onca) ad esempio il fenotipo melanico è dato da una mutazione sul gene MC1R che provoca la delezione di 15 nucleotidi, l’equivalente dell’eliminazione di 15 lettere consecutive in una frase. Questo permette la produzione di eumelanina e al contrario di ciò che succede nei leopardi è dominante, quindi all’individuo basterà avere una sola copia del gene MC1R mutato per mostrare un mantello nero.

Panthera onca. (Foto da Wikipedia)

Leopardo e giaguaro sono solo esempi ma molte ricerche indicano che questo fenotipo si sia prodotto in modo indipendente ben 5 volte nella storia evolutiva dei Felidi.

Questo ha fatto pensare che probabilmente il mantello nero avesse un significato adattativo ed è stata indagata la sua distribuzione delle diverse aree geografiche. Le osservazioni riportano una maggiore incidenza di individui melanici nelle aree umide forestali, ma per ora non si ha la certezza che questo pattern sia causato dalla selezione naturale (un effettivo vantaggio per chi ha il mantello nero) o da deriva genetica (una migrazione di individui che, per fattori dovuti al caso, hanno portato con sé più alleli che provocano il fenotipo melanico, il quale si è diffuso maggiormente in queste aree).

Bibliografia

  1. Schneider A., David V. A., Johnson W. E., O’Brien S. J., Barsh G. S., Menotti-Raymond M., Eizirik E. 2012. How the Leopard Hides Its Spots: ASIP Mutations and Melanism in Wild Cats. PLoS ONE 7(12)
  2. Lucas Gonçalves da Silva. 2017. Ecology and Evolution of Melanism in Big Cats: Case
    Study with Black Leopards and Jaguars.
  3. Black Panthers: Cats of Mistaken Identity – eMammal
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