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Neanderthal: “eleganti signori” o brutali cannibali?

Sappiamo incredibilmente poco dei Neanderthaliani, in quanto fanno parte di un’epoca così lontana rispetto alla nostra.. eppure sono nostri lontani parenti. Ogni scoperta che otteniamo su questo antico popolo potrebbe essere importante per decifrare i nostri comportamenti e le nostre origini, anche se le diverse popolazioni sparse per il mondo, oltre ad essere molto diverse fra loro a livello fisico e strutturale, hanno anche comportamenti estremamente differenti. Sappiamo che una grande diversità di specie umane coesistevano in un vasto orizzonte geografico ai tempi dei  Neanderthal che vivevano in Europa e parte dell’Asia: Homo erectus, i minuscoli Homo floresiensis in Indonesia, varietà tarde di Homo heidelbergensis un po’ ovunque, i cosiddetti «denisoviani» in Asia continentale, popolazioni di Homo sapiens diffuse in Africa e fuori dall’Africa.

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Qualche mese fa venne scoperta una grotta a Bruniquel, nella regione francese a nord di Tolosa, dove una tribù di Neanderthaliani hanno costruito un ambiente sotterraneo a oltre 350 metri con strutture circolari puntellate da tronchetti di calcare dove vivevano alla luce delle torce. Ancora prima si era parlato di collane con denti e conchiglie forate o di altri che si appendevano al collo artigli di uccelli rapaci o si infilavano fa i capelli le penne più appariscenti.

Queste dimostrazioni di sapienza architettonica e di eleganza e gusto per il bello e la personalizzazione denotano un’incredibile somiglianza alle civiltà più moderne e possiamo anche riconoscere il sempre attuale gusto, ad esempio, per la moda, i gioielli scintillanti e i capelli colorati.

Tuttavia, è stato pubblicato su «Scientific Reports» un bel lavoro di analisi interdisciplinare delle ossa di diversi Neanderthal venute alla luce nella grotta Goyet, vicino Namur, in Belgio. Alcune di queste ossa portano le tracce di essere state scarnificate e spezzate per cannibalismo e altre mostrano i segni di essere state irriverentemente usate come arnesi per ritoccare manufatti in pietra.

È allora davvero stridente il confronto tra Neanderthal dalle «attitudini moderne» e questi brutali cannibali loro conspecifici. Inoltre, nasce spontanea la domanda filosofica che ci affligge da secoli: l’uomo è naturalmente buono o naturalmente cattivo? Possibile che dipenda dal luogo di nascita e dal contesto sociale? Possibile che la cattiveria innata dall’uomo neanderthaliano si è protratta fino ai giorni nostri e si è tramutata dal cannibalismo ad altri metodi di violenza sui nostri simili?

Nonostante tutto, i Neanderthaliani ci stupiscono ad ogni nuova scoperta!

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