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Mycosium: il simposio divulgativo di micologia

All’università ci capita di studiare moltissimi aspetti riguardanti la biologia molecolare, la biodiversità, la zoologia e la botanica, ma là fuori c’è un intero Regno che purtroppo viene a malapena sfiorato durante i corsi.

È con queste semplici parole che Alessandra mi fa intuire il motivo per cui è nato Mycosium: conoscere e far conoscere i funghi!

Quello dei funghi (o miceti) è uno dei Regni in cui è diviso il mondo dei viventi e vede al suo interno organismi molto familiari alla nostra quotidianità. Dai tartufi che mangiamo al ristorante, alle muffe che impregnano le nostre cantine, e fino ai miceti che manipolano il comportamento degli insetti, i funghi sono una parte fondamentale degli ecosistemi terrestri. Basti pensare anche solo alla loro importanza nel suolo, dove la stretta interazione tra funghi e radici delle piante garantisce lo scambio di nutrienti e sostanze organiche tra i due organismi.

Tuttavia, i funghi vivono notoriamente all’ombra dei loro parenti più famosi, piante e animali, con il risultato che la micologia (ossia la branca delle scienze naturali che studia i funghi) può essere considerata una disciplina piuttosto di nicchia. Ma c’è chi non si accontenta di relegare i funghi in appena un paio di ore di lezione (per giunta appannaggio del corso di botanica!) e vuole anzi dare il giusto spazio a questo gruppo di organismi così unico e diverso. Mycosium si colloca dunque in questo contesto come probabilmente il primo evento di divulgazione a tema micologia gestito in autonomia da studenti e studentesse universitari/e.

Di fronte a me ci sono Elena, Francesca, Beatrice, Barbara, Daniel, Lucia e Alessandra. Sono un po’ nervosi, avevo lasciato (erroneamente) intuire loro che avremmo fatto un’intervista con videocamera e microfono. Invece ho solo il registratore del mio smartphone e il portatile. Quando realizzano che avremmo fatto in realtà più una chiacchierata e che la loro intervista sarebbe stata riportata per iscritto, hanno tirato tutti e tutte un sospiro di sollievo.

mycosium intervista

Parlatemi un po’ di voi. Chi c’è dietro a Mycosium? Cosa studiate?

Beh, dietro a Mycosium siamo un bel gruppo di persone, pensa che oggi manca anche qualcuno dei nostri colleghi! In ogni caso, siamo studenti e studentesse dell’Università di Bologna e la maggior parte di noi è iscritta al corso di laurea magistrale in “Biodiversità ed Evoluzione”, ma c’è anche qualche studente iscritto ad altri corsi di laurea o di dottorato. Addirittura, nel gruppo organizzativo di Mycosium, si è da poco aggiunto anche uno studente di antropologia culturale. Questo per dire che, nonostante la maggior parte di noi provenga da un contesto universitario scientifico, in realtà le nostre esperienze formative sono molto variegate e diverse.

Quindi mi volete dire che Mycosium non è organizzato da aspiranti micologi e micologhe?!

Assolutamente no. O meglio, adesso sì, siamo totalmente impazziti per i funghi da quando abbiamo iniziato ad organizzare l’evento. La diversità delle forme e della biologia di questi organismi è davvero strabiliante! Ma in realtà solo un paio di noi lavora direttamente con i funghi nei loro tirocini.

Incredibile, non l’avrei mai detto! E allora come vi è venuta in mente l’idea di organizzare delle giornate divulgative micologiche? Cosa vi ha mosso?

Ci siamo accorti che, durante i corsi universitari, i funghi vengono nominati solo sporadicamente e giusto come contorno a contesti più ampi incentrati sulla zoologia o la botanica. Durante la scorsa estate, alcuni di noi stavano trascorrendo una giornata alle Cascate di Moraduccio e, per caso, hanno avuto modo di confrontarsi su questa lacuna nel panorama didattico e di ricerca italiano: subito si sono sentiti come in dovere di tappare il buco, nel loro piccolo. Da quel momento si è formato una sorta di centro di gravità che ha iniziato ad attirare via via varie persone fino a formare il gruppo che siamo oggi. Da lì, abbiamo poi iniziato a muoverci per organizzare e concretizzare Mycosium. A tal proposito, ci sono stati di fondamentale aiuto due professori dell’Università di Bologna, Fabrizio Ghiselli e Andrea Luchetti (che ringraziamo davvero molto!), che spontaneamente si sono resi disponibili per aiutarci nelle questioni più prettamente logistiche e burocratiche. A parte questo, però, quello che ci ha accumunato sin da subito è stata la volontà di muoverci in autonomia per cercare, nei limiti del possibile, di piantare un seme [o un’ifa fungina, ndr] con cui stimolare l’interesse delle persone riguardo a questo argomento. Non ci potevamo capacitare che dei biologi e delle biologhe come noi non sapessero contestualizzare con chiarezza uno champignon che cuoce in padella, figuriamoci le più assurde muffe che esistono nel mondo!

Qui insomma mi pare di intravedere anche la missione che c’è dietro a Mycosium, cioè la promozione della conoscenza, no?

Esatto, con Mycosium vorremmo che le persone conoscessero un po’ più a fondo questo strano e meraviglioso mondo dei funghi. In questo modo, vorremmo anche stimolare lo studio della micologia, così da rendere studenti e studentesse più consapevoli del potenziale di questa materia e magari ispirare qualcuno/a di loro nell’intraprendere questo percorso di ricerca. Non a caso, nel nostro logo c’è il corpo fruttifero di Clathrus ruber, un fungo europeo dalla forma molto appariscente e bizzarra, con all’interno una candela accesa, che per noi rappresenta la luce che vorremmo gettare sull’oscuro mondo della micologia, così da farla conoscere a quante più persone possibile. A tal proposito, ci preme dire che per noi l’intento divulgativo è centrale in questo progetto: il nostro scopo è raggiungere una vasta comunità, che sia formata sia da esponenti dell’ambito universitario che, soprattutto, da esponenti esterni. Ed è anche questo il motivo per cui abbiamo selezionato tematiche micologiche piuttosto varie.

Ad esempio?

Parleremo davvero di tutto con i relatori e le relatrici che abbiamo invitato: dall’inquadramento generale del Regno dei funghi, le sue caratteristiche e la sua evoluzione, fino alle più moderne tecniche utilizzate per studiare i miceli; ma anche le applicazioni biotecnologiche in ambito di biorimedio, di produzioni alimentari destinate al consumo umano e non, fino all’uso dei funghi nelle culture tradizionali asiatiche e del Centro America.

E una volta passato Mycosium, cosa succederà dopo?

Ah, bella domanda! Per l’immediato futuro ci piacerebbe rielaborare i contenuti di questa edizione di Mycosium in altri formati che possano essere diffusi nella comunità, come ad esempio fanzine, piccoli libri e poster illustrati. Per il futuro più remoto, invece, ci piacerebbe chiaramente organizzare ulteriori edizioni di Mycosium, dove affrontare altre tematiche micologiche e magari dare anche spazio ad altre branche neglette delle scienze naturali. Vorremo anche provare a promuovere una maggiore interdisciplinarietà, coinvolgendo ad esempio persone provenienti da ambiti più strettamente umanistici e artistici. Ma è ancora tutto in cantiere, le idee e gli spunti sono tanti e non abbiamo in realtà nemmeno avuto modo di metterci lì a pensare in maniera sistematica: ora abbiamo solo l’evento in sé per la testa! Vi terremo aggiornati…

Siamo ormai arrivati alla conclusione: volete lanciare un messaggio a quelle persone che, come voi, vorrebbero organizzare eventi simili?

Fatelo, fatelo! Proprio fatelo! Noi alla fine ci siamo buttati e siamo riusciti ad arrivare fin qui, a poco meno di due settimane da Mycosium, con un evento in due giornate che si terrà sia in presenza che in diretta streaming e in cui interverranno più di dieci relatori e relatrici! Le difficoltà non sono poche ovviamente, lavorare in gruppo non è sempre semplice, ma al netto di tutto sono molte di più le cose riguadagnate che non quelle perse: si ha finalmente la possibilità di essere parte attiva della propria comunità universitaria! Inoltre, organizzare un evento del genere permette di acquisire un gran numero di abilità trasversali utili per il nostro futuro, a prescindere poi dall’occupazione. Poi, un ultimo consiglio: non abbiate timore di non ricevere risposta da coloro che contattate per tenere i vari seminari: per noi è stato sorprendente ed estremamente motivante riscontrare un interesse e un tasso di risposta così alti! Non l’avremmo mai creduto possibile.

Mycosium si terrà l’8 e il 9 giugno, sia in presenza a Bologna che in diretta streaming su Zoom. Per tutte le informazioni relative all’evento, visitate le pagine Instagram e Facebook di Mycosium.

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