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Meditazione: benefici in prospettiva scientifica

Le tecniche della meditazione, le cui origini vengono fatte risalire all’induismo vedico del II millennio a.C. sono da allora state praticate per millenni dalle popolazioni dell’India e dell’Estremo Oriente.  Gli effetti positivi della meditazione sono diventati oggetto di crescente interesse in Occidente, tanto che di recente si sono iniziati ad analizzare e valutare scientificamente i benefici in termini di salute fisica e psichica per chi la pratica regolarmente. La meditazione si rivela sicuramente un’arma vincente contro lo stress psicologico: per esempio, secondo uno studio condotto dall’Università di Urbino assieme all’Univeristà Politecnica delle Marche contribuirebbe a riequilibrare  e ridurre il cortisolo, l’ormone legato all’ansia.

Diversi altri studi hanno dimostrato che il benessere psicologico  che ne consegue è associato ad un ridotto grado infiammazione e una miglior risposta immunitaria. Nel 2013, ricercatori di Wisconsis (USA), Spagna e Francia hanno osservato che, dopo 8 ore di intensa meditazione (praticata da esperti),  l’attività di alcuni geni all’origine dei processi infiammatori risultava inibita.

Affascinante anche la ricerca pubblicata dall’Università della California di Davis, in cui è stato addirittura  riscontrato che la meditazione riesce a rallentare i processi di invecchiamento cellulare, poiché sarebbe in grado di influire sull’attività dell’enzima telomerasi. Questo enzima ricostruirebbe e allungherebbe i telomeri, quelle regioni terminali del cromosoma il cui progressivo accorciamento sarebbe associate all’invecchiamento cellulare, detto fase di senescenza.

E ancora, vale la pena di ricordare lo studio di Harvard, nel quale attraverso  risonanze magnetiche comparate, i ricercatori hanno documentato un ispessimento della materia grigia dei partecipanti, in alcune aree cerebrali come la corteccia prefrontale, dopo solo 8 settimane di pratica meditativa, per  30 minuti al giorno.

Ma i vantaggi ‘scientificamente dimostrati’ non finirebbero qui:

La meditazione migliorerebbe la qualità del sonno, la
capacità cerebrale di processare i dati e l’attenzione.
In questa pagina web, e` possibile trovare una sintesi degli studi più importanti, che sottolineano, ancora una volta la potenza e il fascino della connessione, troppo spesso sottovalutata , tra il corpo e mente.

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