La Leishmaniosi è una malattia trasmessa da flebotomi, detti anche pappataci, e causata da un protozoo intracellulare obbligato del genere Leishmania. Si tratta di un’antropo-zoonosi, ossia una malattia animale che in particolari condizioni può essere trasmessa all’uomo. L’epidemiologia della Leishmaniosi dipende dalle caratteristiche del parassita, della specie di flebotomo, le caratteristiche del sito di trasmissione, esposizione della popolazione al parassita e dal comportamento umano.
L’infezione umana può essere causata da circa 20 specie di flebotomo, tra cui: L. donovani, L. mexicana, L. tropica, L. major. Le varie specie sono morfologicamente indistinguibili, ma possono essere differenziate dall’analisi dell’isoenzima, con metodi molecolari o con anticorpi monoclonali.
Ciclo vitale di Leishmania
La Leishmaniosi è trasmessa dal morso di una femmina di flebotomo infetta, la quale si ciba di sangue per produrre le uova. Il flebotomo inocula nell’ospite i promastigoti (fase infettiva) dalla sua proboscite durante la puntura (pasto di sangue). I promastigoti iniettati vengono poi fagocitati dai macrofagi e altri tipi di cellule fagocitiche mononucleari. In queste cellule, i promastigoti si trasformano nello stadio di parassita (amastigoti), i quali si moltiplicano con semplice divisione cellulare e procedono infettando altre cellule fagocitiche mononucleari. Parassita, ospite e altri fattori determinano se l’infezione diventa sintomatica oppure che la leishmaniosi si manifesti. Il flebotomo diventa infetto con l’ingestione di cellule infette durante il pasto di sangue. In questo pappataceo, gli amastigoti si trasformano in amastigoti, si sviluppano nello stomaco, poi migrano nella proboscide pronti per essere inoculati.
Trasmissione da cane a uomo
Affinché avvenga la trasmissione dal cane all’uomo, il flebotomo deve prelevare sulle cellule infette dal cane che precedentemente è stato infettato, per poi pungere l’uomo e rilasciare il protozoo. Per questo motivo è importante la prevenire la zoonosi nel cane, così da proteggere il nostro amico e di conseguenza noi stessi.
Tipi di Leishmaniosi
Tre sono i tipi di Leishmaniosi che si possono contrarre:
- Leishmaniosi viscerale, nota anche come kala-azar, è fatale nel 95% dei casi. È caratterizzata da attacchi periodici di febbre, perdita di peso, splenomegalia, epatomegalia e anemia. Molti dei casi si verificano in particolare in Brasile, Est dell’Africa e sud-est dell’Asia.
- Leishmaniosi cutanea, che è quella più comune e causa lesioni cutanee, ulcere in diverse parti del corpo, lasciando cicatrici per molto tempo e deturpando a volte anche il viso. Il 95% dei casi si verifica in America, nel bacino Mediterraneo, nell’Asia centrale e orientale.
- Leishmaniosi mucocutanea che induce una parziale o totale distruzione delle membrane mucosali di naso, bocca e gola. Oltre il 90% dei casi si osservano in Bolivia, Brasile, Etiopia e Perù.
Sintomi nel cane
È molto difficile capire se il cane è stato punto, per questo va protetto al massimo contro il rischio. I sintomi della malattia possono essere molto comuni, come inappetenza e diarrea, che potrebbero essere considerati dal proprietario come passeggeri. L’occhio clinico del medico veterinario è invece in grado di leggere questa sintomatologia in modo più preciso e di verificare l’eventuale compresenza di altri sintomi che in genere si manifestano, come l’ingrossamento dei linfonodi.
Sintomi nell’uomo
Il più delle volte, la Leishmaniosi si manifesta con difficoltà nel deglutire, naso chiuso e che cola, ulcere nella bocca, sulle labbra e nel naso. Nel caso della Leishmaniosi grave (del tipo sistemico viscerale), i sintomi caratteristici sono diarrea, febbre, tosse e vomito, associati spesso ad affaticamento, debolezza e inappetenza. Il quadro sintomatologico viene completato da cute grigiastra e squamosa, disturbi addominali, febbre intermittente, diradamento dei capelli, perdita di peso e sudorazione notturna.
Come prevenire la malattia
I proprietari dei cani devono per prima cosa impegnarsi a fare tutto ciò che è possibile affinché i loro amici cani non vengano contagiati. Per la Leishmaniosi, la prevenzione è l’arma più potente ed efficace. La malattia si può evitare usando bene un mix di strumenti, in parte comportamentali e in parte medicali. Per cominciare è importante che il cane non venga esposto all’aperto nelle ore buie e farlo dormire in una stanza con zanzariere. La protezione antiparassitaria deve essere specificamente indicata contro la Leishmaniosi. Il vaccino esiste e può essere consigliato dal medico veterinario, in aggiunta a quanto detto prima, dopo un’accurata valutazione delle condizioni di rischio ambientale ed epideomiologico a cui il cane è esposto.
Come si cura la Leishmaniosi
Per curare la Leishmaniosi non sempre è necessario ricorrere ai farmaci, dal momento stesso che questa di solito tende a guarire spontaneamente. Qualora però le condizioni cliniche del paziente affetto siano critiche o tali da creare un danno permanente allora si inizia il trattamento con i farmaci. Esiste oggi un vaccino efficace per evitare la Leishmaniosi che viene solitamente fatto quando si viaggia verso paesi in cui c’è un elevato rischio di contrarre questa zoonosi. I farmaci più utilizzati per il trattamento della malattia sono i derivati dell’antimonio. Tra gli altri farmaci ricordiamo i polienici e gli antibiotici, come la pentamidina, il chetoconazolo, la paromicina e il miltefosina. Nei casi estremi, quando la leishmaniosi può deturpare il viso e altre parti del corpo, si ricorre alla chirurgia estetica.
Bibliografia
- Leishmaniasis –Â who.int
- Parasites, Leishmaniasis –Â cdc.gov
- Biomarkers Associated With Leishmania infantum Exposure, Infection, and Disease in Dogs. Carla Maia* and Lenea Campino. Front. Cell. Infect. Microbiol., 06 September 2018.