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Le nanoparticelle che bloccano il cancro

Il Mica è un alluminosilicato dai comprovati effetti antitumorali e agisce attraverso la stimolazione del sistema immunitario. I dettagli sull’efficacia di questo materiale, così come il suo esatto rapporto con il sistema immunitario, non sono però ancora del tutto chiari, e non è chiaro nemmeno come si comporti nei differenti tipi di cancro.

Un gruppo di ricerca cinese ha dunque  investigato sull’attività terapeutica delle nanoparticelle di Mica, denominate STB-HO, nel particolare caso del tumore al seno. Le nanoparticelle sono state somministrate in vivo per via orale su animali da laboratorio e, per non farsi mancare niente, è stata eseguita anche un’analisi in vitro su cellule tumorali in coltura.

La terapia ha dato buoni risultati sugli animali ma ben poche soddisfazioni in provetta.

A questo punto i ricercatori hanno cercato di riprodurre in laboratorio l’ambiente di gran lunga più complesso che si ritrova in un organismo vivo e vegeto. Hanno dunque messo insieme una coltura cellulare variegata che includeva sia le cellule tumorali che le cellule immunitarie con le quali le nanoparticelle interagiscono.

Il secondo esperimento ha dato ottimi riscontri:

non solo le cellule tumorali sono diventate più vulnerabili alle cellule del sistema immunitario (macrofagi, cellule dendritiche e natural killer) ma queste ultime si sono rafforzate e hanno così bloccato la minaccia.

«In conclusione» riferiscono gli autori della ricerca pubblicata su Nature, «il nostro studio evidenzia la concreta possibilità che le nanoparticelle sopprimano la crescita del tumore al seno regolando le interazioni tra il cancro e le cellule immunitarie dell’organismo affetto dalla malattia».

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