La civetta è un simpaticissimo uccellino dell’ordine degli Strigiformi e della famiglia degli Strigidi, il cui suo nome scientifico è Athene noctua. Il genere si ispira palesemente alla dea della guerra Atena, la quale veniva spessa raffigurata con questo animale.
Descrizione
Piccolo rapace notturno davvero eccezionale di cui si conoscono diverse sottospecie. E’ presente in gran parte dell’emisfero boreale, in Italia si può vedere dappertutto ad eccezione delle Alpi, infatti il freddo estremo e la copertura nevosa gli impediscono di cacciare e quindi sopravvivere.
E’ un uccello di dimensione ridotte, lunga circa 22 cm, con un’apertura alare di circa 50 cm ed un peso che oscilla tra i 100 e i 200 grammi. Non c’è uno spiccato dimorfismo sessuale, sarà dunque difficile distinguere il maschio dalla femmina se non che la femmina risulta essere leggermente più grande. Il piumaggio è criptico, serve dunque per mimetizzarsi. La maschera facciale è poco più che accennata, le forme sono tozze e la testa è arrotondata. La civetta non mostra i ciuffetti tipici dei gufi. Può superare i 15 anni di vita
Curiosità
L’iride degli occhi di colore giallo ci suggerisce che non si tratta di un uccello esclusivamente notturno anche se preferisce andare in giro di notte, si vede anche di giorno specie nelle giornate nuvolose.
Alimentazione
Si nutre di micromammiferi e grossi insetti come i coleotteri. Spesso, come altri rapaci notturni, ingerisce le prede intere per poi espellere le borre, palline composte dai resti indigeribili e compattati.
La civetta e l’uomo
Si è ben adattata alla vicinanza con l’uomo, infatti spesso ne approfitta per costruire tane nei muretti, campanili o soffitte delle città vicine al suo areale. A volte cerca volontariamente l’uomo in quanto le sue prede preferite sono solite vivere a stretto contatto con l’uomo.
In passato, frequentando chiese e cimiteri, si è presa in nome di animale portatore di sventura. In verità frequentano i cimiteri perchè sono posti molto tranquilli e pieni di fiori quindi risultano essere molto popolati da topolini e insetti.
Riproduzione
Intelligenti e affetuosissimi, la coppia che si forma dura a volta per tutta la vita e se uno dei due viene a mancare, l’altro ne soffre tanto da cadere spesso in depressione. In primavera la femmina depone 2-5 uova e le cova per un mese circa con l’aiuto del maschio, il quale caccia per lei e le porta da mangiare.
Una volta nati i piccoli lasciano il nido dopo un mese ma diventano totalmente indipendenti dopo almeno un altro paio di mesi.