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Iperico: proprietà, benefici e controindicazioni

La funzione antidepressiva dell'erba di San Giovanni

L’iperico (Hypericum perforatum), conosciuto anche con il nome di Erba di San Giovanni, è una pianta officinale della famiglia delle Hypericaceae. Si tratta di una pianta perenne semi-sempreverde avente fiori gialli composti da cinque petali. Ha importanti funzioni antidepressive e antisettiche, ma non bisogna dimenticare le sue numerose interazioni con i farmaci.

L’origine del nome

Diverse teorie provano a spiegare l’origine del nome “iperico”. La prima si rifà alla crasi delle parole greche iper (sopra) e eikos (icona): era infatti tradizione porre questa pianta sopra ad immagini sacre così da allontanare influssi negativi. Secondo Linneo, padre dell’odierna classificazione delle specie, il nome eikos va invece inteso come somiglianza. La terza e ultima teoria unisce le parole ipo (sotto) e ereike (erica). Il nome popolare Erba di San Giovanni deriva invece dal 24 di giugno, giorno in cui si festeggia appunto il Battista. L’associazione è dovuta al fatto che proprio in quel periodo dell’anno si ha la massima fioritura dell’iperico.

Le funzioni benefiche

Utilizzato già a partire dal Medioevo per curare l’insonnia, l’iperico negli ultimi vent’anni è tornato alla ribalta. Come quasi tutte le piante, produce infatti alcuni composti chimici che ne conferiscono proprietà antidepressive e ansiolitiche. I principi attivi fondamentali sono: l’ipericina, l’iperforina, flavonoidi (come la quercetina) e altri composti minori come tannini, xantani, composti fenolici e polisaccaridi. Queste sostanze agiscono sinergicamente per dare i caratteristici benefici dell’iperico.

Responsabili dell’effetto antidepressivo sono l’ipericina e l’iperforina che inibiscono la ricaptazione di alcuni neurotrasmettitori. In particolare, evitano che vengano riassorbite la serotonina, la dopamina e la noradrenalina. L’iperforina ha inoltre la capacità di bloccare la crescita di una determinata categoria di batteri: i Gram+. Si è notato, inoltre, come l’ipericina vada ad accumularsi soprattutto in tessuti tumorali. Questa sua caratteristica la rende utile a livello diagnostico. Risulta infatti un ottimo marcatore fluorescente in caso di malattie neoplastiche. Flavonoidi e composti fenolici hanno invece soprattutto un’azione antiossidante.

Controindicazioni

Come detto, sono numerose le sostanze contenute nell’iperico aventi funzioni chimiche. Proprio per questo motivo è importante consultare un medico prima di iniziare ad assumerlo. Il fatto che un rimedio sia naturale non equivale a dire che sia anche innocuo. È stato dimostrato che l’Erba di San Giovanni ha molte interazioni con i farmaci.

Quelli i cui effetti sono depotenziati dall’iperico sono:

  • antiepilettici
  • anticoncezionali
  • anticoagulanti
  • immunosoppressori
  • chemioterapici
  • gli inibitori delle proteasi usati nella terapia dell’HIV

Nello specifico, i principi attivi dell’iperico aumentano l’azione del CYP3A4. Si tratta di un enzima che fa parte del complesso del citocromo P450, adibito al metabolismo dei farmaci. Proprio per questo motivo assumere iperico insieme a determinati farmaci ne ridurrà notevolmente l’effetto. L’Erba di San Giovanni è controindicata anche in concomitanza con farmaci antidepressivi, in particolare SSRI, di cui fa parte la fluoxetina (Prozac). Gli SSRI sono inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina. La concomitanza di questi farmaci con l’iperico aumenterà notevolmente l’effetto farmacologico rischiando si superare la dose tossica.

Non è da sottovalutare anche l’effetto fotosensibilizzante dell’iperico, soprattutto in estate. Nel caso venga assunto è quindi opportuno proteggersi in modo adeguato dai raggi UV per evitare problematiche cutanee come arrossamenti ed eczemi.

Modalità di assunzione

Le parti di maggiore interesse fitoterapico sono le foglie e le sommità fiorite. Vengono immessi in infusione 1-2 cucchiaini di Erba di San Giovanni in un bicchiere d’acqua calda per almeno 5 minuti. Allo scadere del tempo, l’infuso può essere filtrato e bevuto. Perché l’iperico abbia effetto l’infuso deve essere assunto con regolarità almeno 1-2 volte al giorno. In commercio si trovano i principi attivi dell’iperico anche sotto forma di capsule e compresse. L’olio di iperico è invece utilizzato in somministrazione topica sulla cute per ustioni, dolori muscolari, lesioni e piaghe.

Conclusioni

L’iperico ha una grande valenza benefica. I numerosi principi attivi gli conferiscono infatti proprietà antidepressive, antibatteriche, antivirali e antinfiammatorie. A causa di tutte queste sostanze non è una pianta esente da controindicazioni. Una gran quantità di farmaci è infatti potenziata o depotenziata dagli effetti dell’Erba di San Giovanni. Proprio per questo motivo sarebbe opportuno utilizzarla solo dopo aver consultato un medico. L’autodiagnosi e l’autoprescrizione di iperico risultano spesso rischiose.

Bibliografia

  • Klemow KM, Bartlow A, Crawford J et al. Medical attributes of St. John’s wort (Hypericum perforated). CRC Press/Taylor & Francis, 2011.
  • Pino A, Valesi S. Integratori dietetici. Funzioni, benefici ed effetti collaterali. libreriauniversitaria.it editore. 2009.
  • Schwarz J. Il genio della bottiglia. La chimica del quotidiano e i suoi segreti. Bollati Boringhieri editore. Torino, 2012

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Referenze

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