Zigentomi ed archeognati erano tradizionalmente raggruppati all’interno dell’unico ordine Thysanura a causa delle numerose somiglianze morfologiche, i tisanuri rappresentavano a loro volta l’unico clade contenuto all’interno della sottoclasse Apterygota. Attualmente, l'(ex) ordine Thysanura è stato suddiviso appunto in due ordini distinti: Zygentoma ed Archaegnatha, e il gruppo Apterygota è considerato persino parafiletico.
Il nome “Apterygota” fa riferimento in particolare all’atterismo primario di questo gruppo di insetti (la condizione di atterismo delle forme odierne è stata ereditata da antenati anch’essi atteri), tendenzialmente diffuso in ambienti umidi e con un importante ruolo ecologico nel riciclo della materia organica.

Archaeognatha
Gli archeognati (350 specie), conosciuti anche come Microcoryphia, sono insetti di piccole-medie dimensioni (5-25 mm) dalla colorazione spesso criptica e dalle sfumature iridescenti. Il carattere che li distingue dagli Zygentoma è la compressione laterale del corpo, nonché la forma gibbosa del torace. L’apparato boccale è di tipo masticatore ed è dotato di mandibole monocondile (da cui il nome dell’ordine) e di lunghi palpi mascellari. Le antenne sono filiformi, gli occhi ben sviluppati e spesso molto vicini tra loro, gli ocelli presenti in numero di 3.
L’addome è composto da 11 uriti dotati di stili (dal II al IX), gli ultimi dei quali possono essere deputati al salto; è inoltre presente una coppia di cerci e un filamento mediano generalmente piuttosto lungo. Sono poi presenti delle vescicole estroflessibili forse deputate all’assorbimento di acqua; le trachee non sono anastomizzate. La fecondazione è esterna e prevede la deposizione da parte del maschio di spermatofore. Gli archeognati sono diffusi in ambienti molto simili a quelli colonizzati dai collemboli, e quindi nella lettiera, sotto le cortecce e tra i muschi, dove si nutrono di piccoli vegetali, licheni e detrito organico.

Zygentoma
Gli zigentomi (450 specie) sono piccoli insetti (5 mm – 3 cm) comunemente noti come pesciolini d’argento (Lepisma saccharina, vedi immagine in evidenza) a causa delle squamette iridescenti di cui molte specie sono dotate. Il corpo è compresso dorso-ventralmente, l’apparato boccale è masticatore con mandibole dicondile. Le antenne sono filamentose, gli occhi piccoli o assenti e gli ocelli non sempre presenti. Così come gli archeognati, anche gli zigentomi sono primitivamente atteri; le zampe sono deambulatorie e dotate di ampie coxae.
L’addome è formato da 11 uriti e dotato di stili sul VII, VIII e IX urite; è inoltre presente un paio di cerci e il filamento mediano, tutti di lunghezza più o meno simile. Le trachee sono anastomizzate. La fecondazione è esterna mediata da spermatofore.
Gli zigentomi sono strettamente legati ad ambienti umidi e molte specie (generi Lepisma, Ctenolepisma e Thermobia, quest’ultimo legato ad ambienti caldi, come forni e cucine) colonizzano anche le abitazioni umane, dove non danno comunque infestazioni. Alcune specie (Atelura formicaria) abitano invece i nidi degli insetti sociali. Si nutrono di detrito organico e possono digerire lignina e cellulosa.
Classificazione
- APTERYGOTA*
- Ordine ARCHAEOGNATHA (= MICROCORYPHIA)
- Ordine ZYGENTOMA
L’asterisco (*) ricorda la parafiletia del gruppo.
Testi di riferimento
- Bellman, Heiko. Guida agli insetti d’Europa, 2019, Ricca Editore, Roma.
- Brusca, Richard C., et al. Invertebrates – Third edition, 2016, Sinauer Associates, Inc., Sunderland, Massachussetts.