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I Mangiatori di uomini dello Tsavo

Questi due leoni imbalsamati si trovano attualmente al Field Museum di Chicago e sono stati i protagonisti di un’incredibile storia, capace di rievocare alcune tra le più ancestrali paure umane. Nel 1898 la Imperial British East Africa Company si stava occupando della costruzione di una linea ferroviaria e mandarono il tenente-colonnello John Henry Patterson ad occuparsi della costruzione di un ponte sul fiume Tsavo, in Kenya. Durante i lavori, una coppia di leoni solitari, probabilmente fratelli, iniziò a compiere incursioni negli accampamenti degli operai fin dentro le loro tende e uccidendone in gran numero. “Mangiatori di uomini dello Tsavo”, questo il soprannome dato ai due leoni.

Gli attacchi dei leoni (maschi e, cosa piuttosto rara, senza criniera) andarono avanti per mesi e tutti i tentativi di mettere delle recinzioni protettive o trappole per catturarli, andarono a vuoto. Ad un certo punto, la situazione era sul punto di sfuggire di mano e i lavori rischiarono di essere sospesi. Gli operai infatti, iniziarono a credere che quei leoni fossero in realtà degli spiriti maligni che si opponevano alla costruzione di quel ponte. Anche lo stesso Patterson, nel suo racconto, sembra attribuire caratteri soprannaturali ai due felini, come ad esempio la straordinaria resistenza ai proiettili.

Tuttavia, il racconto del colonnello può essere stato volutamente esagerato sotto alcuni aspetti, come anche per il numero delle vittime (135 stando a quanto afferma). Fatto sta che nel dicembre di quell’anno, Patterson riuscì ad uccidere il primo leone e, tre settimane dopo, anche l’altro subì la stessa sorte e i lavori furono finalmente portati a termine. Qualche anno dopo, nel 1924, Patterson vendette le pelli dei due ormai famosi leoni al museo di Chicago, dove sono tuttora conservati.

Dal Kenya al cinema: I Mangiatori di uomini dello Tsavo

Nel 1996 uscì il film “Spiriti nelle tenebre” diretto da Stephen Hopkins, ispirato ai fatti accaduti (anche se con qualche licenza), con Val Kilmer nella parte del colonnello Patterson. Da registrare anche “Buana Devil” (1952) diretto da Arch Oboler.

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