Il gatto dai piedi neri (Felis nigripes) è il felino più piccolo dell’Africa, e uno dei più piccoli del mondo. Detto anche gatto maculato, appartiene al genere Felis, lo stesso del gatto domestico, rispetto al quale si presenta però più piccolo, con corpo tozzo e pelo folto. Per alcuni potrebbe risultare piuttosto buffo o goffo.
Non bisogna però farsi ingannare dalle apparenze. Nonostante le dimensioni questo “gattino” è un’efficiente predatore, che non ha nulla da invidiare agli altri felidi più grandi e conosciuti. Si tratta di uno dei felini più efficienti in termini di predazione, con una percentuale di successo del 60%. Analizziamo le sue principali caratteristiche.
Morfologia del gatto dai piedi neri
Come detto, il gatto dai piedi neri è generalmente più piccolo di un gatto domestico. Gli adulti pesano da 1 kg a poco meno di 3 kg, con maschi leggermente più grandi delle femmine. Questi felidi hanno un corpo piuttosto tozzo, con zampe corte e robuste, ed una lunga coda. Il capo è piccolo e dominato dalle grandi orecchie, piuttosto arrotondate. Il manto è di un ocra piuttosto chiaro con macchie scure, che diventano più grandi sulle zampe[2].
Distribuzione e habitat del gatto dai piedi neri
Il gatto dai piedi neri abita soltanto alcune zone dell’Africa meridionale comprese tra la Namibia, il Sudafrica e il Botswana, dove occupa in genere habitat aperti[1]. Questi vanno dalla savana alle aree semidesertiche, con scarsa presenza di alberi. Fondamentale per questo piccolo felino è la presenza di termitai o tane di altre specie, che forniscono un rifugio dalle intemperie e dai predatori. Quando si è piccoli i rischi sono molti, e per i cuccioli anche una semplice grandinata può risultare letale[2].
Tecniche di caccia e alimentazione
Le dimensioni ridotte sono un forte vantaggio per le attività di caccia, poiché permettono di nascondersi agevolmente nell’erba alta.
I gatti dai piedi neri sono predatori notturni molto attivi ed efficienti, che si cibano prevalentemente di piccoli mammiferi ed uccelli. Questi ultimi possono essere catturati anche in volo, con balzi alti fino a 1,40 m, tecnica simile a quella dei cugini più grandi serval[2]. Le prede sono in genere piccole, di peso compreso tra 10 e 40 g, ma il gatto dai piedi neri è in grado di sopraffare anche animali di taglia comparabile alla sua, come le lepri del capo[1].
Le tecniche di caccia adottate sono molto varie, da appostamenti pazienti in prossimità delle tane di piccoli roditori, a lunghe perlustrazioni in cerca di prede su aree anche di diversi chilometri quadrati. Il gatto dai piedi neri può arrivare a consumare in una singola notte l’equivalente del 20% del suo peso corporeo, poiché, come tutte le specie di dimensioni ridotte, presenta un metabolismo particolarmente elevato. Questo vuol dire che in media un individuo adulto cattura dalle 10 alle 14 prede a notte, con un’uccisione ogni 50 minuti circa. Si tratta di un tasso di predazione tra i più elevati nel mondo dei felidi[2].
Comportamento sociale e riproduzione
Come la gran parte dei felidi, il gatto dai piedi neri è un animale tendenzialmente solitario. I maschi sono molto territoriali e aggressivi, mentre le femmine si mostrano più tolleranti. Sebbene siano molto piccoli, ciascun individuo può occupare aree piuttosto vaste (10 – 15 kmq)[1].
La riproduzione è confinata ad uno specifico periodo dell’anno, di modo che i piccoli possano nascere in corrispondenza di un aumento delle prede durante la stagione delle piogge. Particolare piuttosto curioso, l’estro femminile dura solo 36 ore, il che concentra la totalità degli accoppiamenti in un periodo di tempo insolitamente breve. Probabilmente tale caratteristica è dovuta all’elevato rischio di essere predati durante il corteggiamento e l’accoppiamento, che avvengono al di fuori dei rifugi dove questi piccoli felidi trascorrono gran parte del tempo[2].
Perché il gatto dai piedi neri è così piccolo?
Non è facile tentare di spiegare le ragioni di dimensioni così contenute. Sicuramente a livello evolutivo una taglia così piccola è stata favorita perché avvantaggia questa specie nel contesto in cui vive. Il gatto dai piedi neri, grazie alle sue dimensioni, è in grado di occupare termitai abbandonati o tane ormai disabitate di altri piccoli animali, trovando così ripari sicuri abbondanti e facilmente accessibili. Inoltre, un corpo basso con zampe corte permette a questo felino di scomparire nell’erba alta durante la caccia, divenendo quasi invisibile per qualsiasi preda.
In aggiunta a questi evidenti vantaggi, vanno considerate alcune generalità sulla taglia degli animali, e su come questa vari nei diversi ambienti del globo. Una regola di base per i predatori potrebbe essere: predatori piccoli vivono in aree abitate da prede piccole. Sebbene possa apparire banale, questo legame è indice di uno dei tanti equilibri che governano il mondo naturale.
Il gatto dai piedi neri è diffuso in aree in cui abbondano prede di dimensioni ridotte, come i roditori. In tali contesti un predatore di grandi dimensioni avrebbe difficoltà a sopravvivere basandosi solo su prede di questo tipo, poiché le energie spese per la cattura di animali così sfuggenti non sarebbero bilanciate dall’apporto energetico dato dalla preda stessa.
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Sembra dunque che la taglia degli animali sia in qualche modo collegata a sottili equilibri energetici, e alcuni studi mostrano effettivamente come essa dipenda dalla produttività degli ecosistemi. In altre parole, ecosistemi ricchi, con grosse quantità di vegetazione disponibili per gli erbivori, sono tendenzialmente abitati da erbivori più grandi e predatori di maggiori dimensioni. Viceversa, ecosistemi più poveri ospitano animali di taglia più contenuta.[3]
Chi è il felino più piccolo del mondo?
Nell’introduzione di questo articolo, il gatto dai piedi neri è stato presentato come una delle specie di felidi più piccole del mondo. Ma si tratta realmente della più piccola? Sì e no.
Come spesso accade quando si parla di natura, è difficile fare delle affermazioni vere in senso assoluto, e questo è uno di quei casi in cui non possiamo assegnare un primato con certezza. Se si considerano i valori medi di dimensione e di peso di un gatto dai piedi neri adulto, questa specie può essere ritenuta tra le più piccole.
Tuttavia, esiste un’altra specie di dimensioni molto simili: il gatto rugginoso (Prionailurus rubiginosus). Si tratta di un piccolo felide che abita le foreste della penisola indiana e, pur avendo peso e lunghezza simili a quelle del gatto dai piedi neri, presenta una corporatura più esile e slanciata[2]. Tale caratteristica lo rende visivamente più snello e minuto rispetto ad un gatto dai piedi neri. Nell’opinione comune, dunque, è proprio il gatto rugginoso a possedere il primato di felino più piccolo del mondo.
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Conclusione
Nonostante non sia il felino più piccolo, il gatto dai piedi neri è sicuramente un animale di taglia particolarmente ridotta, le cui esigue dimensioni gli permettono di cacciare efficacemente nel suo habitat tipico. Come si è visto, in alcuni contesti essere piccoli è un evidente vantaggio, e sicuramente questa caratteristica ha svolto un ruolo fondamentale nel percorso evolutivo di questo “gattino” selvatico sudafricano, che non ha nulla da invidiare i più noti felidi di maggiori dimensioni.
Referenze
- CatSG – Black-footed cat;
- Hunter, Luke. «Guida ai felidi selvatici del mondo». Tradotto da M. Traini. Roma: Ricca Editore, (2018);
- Huston, Michael A., and Wolverton, Steve. «Regulation of Animal Size by ENPP, Bergmann’s Rule and Related Phenomena». Ecological Monographs 81, n. 3 (2011): 349–405.
Immagine di copertina da: Fossil Rim Wildilife Center.