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Gastroscopia: cos’è e quando serve?

La gastroscopia è un esame medico di tipo endoscopico con la funzione di analizzare il tratto digestivo superiore che include: stomaco, esofago e duodeno. L’esame è anche chiamato, infatti, esofagogastroduodenoscopia. Per poterlo realizzare si utilizza una sonda flessibile che prende appunto il nome di gastroscopio. La sonda è inserita attraverso la bocca o il naso del paziente per poter effettuare poi l’esame strumentale.

Il gastroscopio è costituito all’estremità da una videocamera che garantirà la corretta osservazione degli organi del tratto digestivo superiore. A seconda che venga eseguita una gastroscopia di tipo classico, attraverso la bocca, oppure per via nasale, avremo dei sondini leggermente differenti. Nel primo caso il diametro del sondino si aggirerà tra gli 8 e 12 mm. Nel secondo caso, invece, il diametro raggiungerà al massimo i 5 mm[1].

Quando fare la gastroscopia

Il medico gastroenterologo prescrive l’esame che può essere effettuato per evidenziare diversi disturbi e patologie[2]:

  • difficoltà digestive persistenti accompagnate da nausea, vomito e calo di peso in individui con età superiore ai 55 anni;
  • disfagia (problemi di deglutizione);
  • pirosi epigastrica non curabile farmacologicamente;
  • sanguinamento del tratto digestivo evidenziabile attraverso emissione di sangue con il vomito o presenza di feci di colore scuro;
  • infezione da Helicobacter pylori; la sua presenza può causare anche sintomatologia grave con ulcere gastriche e duodenali. In alcuni casi infezioni da parte di questo batterio possono favorire la comparsa di lesioni pre-cancerose;
  • anemia (carenza di emoglobina nel sangue);
  • valutazione di una possibile celiachia per cui è necessaria la valutazione istologica tramite biopsie duodenali;
  • asportazione di polipi gastrici e duodenali;
  • valutare la presenza di tumori e successivi controlli dopo asportazione chirurgica degli stessi.

Come ci si prepara alla gastroscopia

L’esecuzione di questo esame richiede una certa preparazione essendo invasivo e anche fastidioso. La prescrizione dell’esame avviene da parte del medico qualora altre tipologie di esami, meno invasivi, non abbiano determinato con certezza la causa dei disturbi.

La preparazione alla gastroscopia richiede il digiuno nelle 5 ore che precedono l’esame poiché la presenza di cibo nello stomaco impedirebbe una corretta visuale. Tuttavia, se l’esame è programmato per il pomeriggio è possibile fare una colazione leggera che prevede l’assunzione di tè e fette biscottate[3]. Qualora il paziente assuma farmaci, come ad esempio aspirina, anticoagulanti e inibitori della pompa protonica gastrica, dev’essere premura del medico informarlo di un’eventuale sospensione. Inoltre, è prevista la compilazione di un modulo che attesti una corretta informazione e il consenso all’esecuzione dell’esame[1]. Situazioni di particolare attenzione possono derivare da pazienti con cardiopatie valvolari, presenza di pacemaker, immunodepressione e diabete[3].

Sedazione del paziente

Come detto precedentemente, questo esame può risultare particolarmente fastidioso, principalmente per possibile senso di soffocamento e la comparsa di conati di vomito, causati dalla presenza del sondino nella gola. È pertanto importante la fruizione di tecniche di sedazione, le quali possono essere sia di tipo cosciente che di tipo profondo. Nel primo caso, al paziente vengono somministrate delle benzodiazepine che fungono da analgesici/ipnotici. Questo tipo di sedazione non addormenta il paziente ma ha lo scopo unico di eliminare eventuali stati di ansia nel paziente.

La sedazione profonda invece avviene tramite l’infusione continua di un farmaco e viene effettuato da un vero e proprio anestesista. Questa somministrazione determina addormentamento del paziente in modo che ci sia un rilassamento totale dello stesso e l’esame non causi alcun tipo di disagio.

Questo avverrà qualora la tecnica endoscopica utilizzata sia quella per bocca. Nel caso i medici optino per l’utilizzo della tecnica trans-nasale non è prevista sedazione.

È molto importante che al termine dell’esame, qualora il paziente abbia subìto una sedazione, per circa 12 ore non si metta al volante di un’automobile o comunque cerchi di eseguire qualsiasi tipologia di azione che richieda la prontezza di riflessi. Nel caso venga utilizzata la tecnica trans-nasale, che non richiede sedazione, il paziente può riprendere normalmente le proprie attività giornaliere[1].

Come si effettua l’esame

Il paziente viene fatto sdraiare su un lettino, girato sul lato sinistro, e solo successivamente il medico introdurrà il sondino attraverso il naso o la bocca. Durante lo svolgimento delle operazioni potrebbe essere necessaria da parte del medico l’introduzione di aria, che aiuterà lo stesso a poter osservare meglio le pareti degli organi, poiché si distenderanno. L’osservazione che può essere effettuata è assolutamente molto accurata e quindi ne risulterà una corretta diagnosi e cura.

Durante le operazioni è anche possibile prelevare dei piccoli campioni tissutali, operazione non dolorosa, che serviranno poi per effettuare una biopsia. La tecnica nasale, come specificato in precedenza, risulta essere più semplice da eseguire e può anche avere alcuni vantaggi nell’osservazione di parti difficilmente visibili con la tecnica tradizionale. Lo strumento viene inserito nella cavità nasale e si parla in questo caso di tecnica mini-invasiva.

È una tecnica facilmente tollerabile e totalmente indolore, oltre a non richiedere sedazione. In entrambi i casi durante l’esame si procede al controllo della pressione del sangue, dei battiti cardiaci, del livello di ossigeno. La durate dell’ispezione è piuttosto breve, infatti in 4-10 minuti l’esame viene portato a termine[1, 2].

Possibili complicazioni

La gastroscopia è una tecnica sicura, solo in rarissimi casi può causare delle complicanze. Una delle complicanze più comuni è la perforazione dello stomaco. Durante le operazioni di biopsia questo rischio incrementa leggermente, poiché vi è rischio di ferite e sanguinamento. Qualora accadesse la situazione è comunque controllabile direttamente per via endoscopica e molto raramente è necessario un intervento chirurgico o una trasfusione di sangue. Un possibile rischio è determinato dall’insorgenza di polmoniti, causate dall’ingestione di materiale aspirato nelle vie aeree. Gli strumenti utilizzati durante le operazioni richiedono necessariamente una sterilizzazione totale, per impedire la comparsa di infezioni. La presenza di mal di gola nei giorni successivi all’esame è una situazione possibile, ma che non deve preoccupare[1, 5].

Tecniche alternative

Un esame sostitutivo della gastroscopia ad oggi non è ancora disponibile. Tuttavia esistono degli esami che possono essere associati alla gastroscopia senza però poterla sostituire. Questi esami sono:

  • la tecnica virtuale;
  • la videocapsula endoscopica.

La prima tecnica è una valutazione effettuata tramite una comune Tac. La seconda tecnica invece permette di ingerire una capsula con all’interno una videocamera. La videocapsula, invece, è costituita da un sensore di immagini a colori collegato a un sistema di illuminazione che consente la registrazione video del tratto gastrointestinale. Questa tecnica permette di avere numerosi vantaggi, come la possibilità di ispezionare aree non raggiungibili con l’esame endoscopico, come ad esempio la terza porzione del duodeno o più in profondità nell’intestino tenue, fino al colon (in questo caso però andiamo al di fuori del campo d’azione della gastroscopia e ci immergiamo in quello della colonscopia).

Ulteriori vantaggi sono relativi alla fattibilità delle operazioni, poiché essendo un esame non invasivo non ci saranno tutte le controindicazioni della tecnica tradizionale. Uno svantaggio è determinato dall’impossibilità di controllare la posizione della videocamera, cosa che puoi fare invece con la tecnica endoscopica. La durata dell’ispezione è particolarmente lunga, infatti l’esame può raggiungere anche le 8 ore[4].

Referenze

  1. Gastroscopia – gastroscopiatransnasale.it
  2. Come funziona una Gastroscopia e quando è utile farla – grupposandonato.it
  3. Gastroscopia – airc.it
  4. Videocapsula Endoscopica – eccellenzamedica.it
  5. Gastroscopia – my-personaltrainer.it
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