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Gas Molecole Vita – George Wald

Chi siamo, dove stiamo andando. Sei lezioni di un premio Nobel

Le Massey Lectures rappresentano un incontro annuale con la politica, la cultura, la filosofia e la scienza a cui partecipano relatori di spicco nel loro ambito. Si tratta di conferenze radiofoniche annuali che vengono trasmesse in Canada e che, grazie a questo preziosissimo libro, possiamo leggere e rileggere in tradotte in italiano. Il libro diventa ancora più prezioso quando si scopre, leggendo i due capitoli introduttivi, che le trascrizioni delle conferenze tenute da George Wald furono date per perse per quasi cinquant’anni per poi essere ritrovate quasi per caso!

L’autore

Come ci raccontano le parole del figlio e del team delle Massey Lectures, George Wald non fu un semplice scienziato: dopo una carriera brillante che culminò con un Nobel, si occupò di attivismo; in un momento storico in cui si respirava un clima di protesta, lui predicò la pace e sognava un mondo migliore, soprattutto per i bambini. Oltre a ciò, fu anche un ottimo comunicatore che amava avere a che fare con giovani menti per appassionarle e scambiare idee su ogni argomento. Non sorprende che questo libro sia, dunque, ricco di spunti di riflessione, leggero, semplice nel suo linguaggio e adatto a tutti.

Di cosa parla?

Capitolo 1: Tutt’uno con l’universo

Trovo toccante il fatto che le stelle debbano morire affinché altri organismi possano vivere, ed è tutto parte della profonda armonia delle cose nel nostro universo.

George Wald

In questo capitolo, George Wald tratta l’origine della vita in un modo quasi poetico: non mancano infatti i riferimenti letterari, ma anche filosofici. Qualcosa che potrebbe essere difficile, come comprendere la formazione degli atomi a partire da nuclei di idrogeno, diventa immediata e quasi ovvia grazie alla spiccata capacità narrativa dell’autore.

Capitolo 2: Le origini della vita

Di fatto tutte le molecole organiche sono prodotte da organismi viventi, inclusi i chimici organici.

George Wald

Una volta formati gli atomi, come si sono organizzati? Quali sono gli “ingredienti” necessari per permettere la nascita della vita? Come ha fatto la vita ad uscire dall’acqua? È la vita ad essersi adattata all’ambiente, o lo ha plasmato? La risposta a questi grandi interrogativi ci viene data dall’autore con la semplcità che lo contraddistingue.

Capitolo 3: Le origini dell’uomo

Con l’uomo e i suoi simili, la materia ha raggiunto uno stato che le consente di riflettere su se stessa, di iniziare a comprendere se stessa. Forse avete sentito dire che una gallina è solo il metodo usato da un uovo per fare un altro uovo. Allo stesso modo, un uomo è il metodo usato da un atomo per comprendere gli atomi. Un uomo, se preferite, è il metodo usato da una stella per comprendere le altre stelle… una cosa straordinaria.

George Wald

In quello che forse è uno dei capitoli più belli di tutto il libro, l’autore racconta la complessità e l’evoluzione senza limitarsi alla biologia, ma analizzando come questa sia parte della società. Un capitolo che parla di tolleranza e del valore della diversità. Senza ombra di dubbio, è un capitolo che apre la mente e fa vedere il mondo da una prospettiva diversa, anzi, non diversa: più ampia.

Capitolo 4: Le origini della morte

Qualche anno fa uno scienziato olandese di nome Stoppenbrink condusse un esperimento curioso: ridusse alla fame questi vermi piatti. In pratica, lasciò senza cibo un’intera coltura di Planarie. In una situazione del genere, le Planarie cominciarono a vivere della propria sostanza, a nutrirsi di se stesse, seguendo un ordine perfettamente definito. Per prima cosa si sbarazzano di qualsiasi prodotto sessuale. Poi assorbono il proprio apparato digerente che, date le circostanze, non serve loro granché, e quindi i muscoli. Man mano che questo processo va avanti, le Planarie diventano sempre più piccole. Soltanto il sistema nervoso centrale viene risparmiato. E così, mentre il corpo rimpicciolisce, il sistema nervoso mantiene le sue dimensioni originali, e le Planarie finiscono per sembrare fini intellettuali, tutte testa e niente verme.

George Wald

In questa parte del libro viene affrontata la morte come parte integrante della vita: una prospettiva interessante e originale fondata sull’idea che ogni essere vivente sia programmato anche per morire. Questa idea viene resa chiara attraverso esempi tratti dal mondo animale.

(Purtroppo in questo capitolo si parla del suicidio dei lemming, cosa che però oggi sappiamo essere falsa. Nonostante questo inconveniente, dato probabilmente al fatto che nel 1970 era uscito da poco un documentario inaccurato che riportava questa vicenda – si legga qui per ulteriori informazioni in merito -, il capitolo resta molto piacevole)

Capitolo 5: Risposte

Ho sentito porre questa domanda frivola: «Perché il mondo ha cinque miliardi di anni?». E la risposta altrettanto frivola è: «Perché ci è voluto tutto questo tempo per far nascere una creatura che lo scoprisse». E adesso dobbiamo porci un’altra domanda: «Dopo aver raggiunto questo punto, dopo aver visto nascere questa creatura, fin dove possiamo ancora spingerci?»

George Wald

Si tratta di un capitolo ricco di ansie e preoccupazioni che George Wald vive sotto molti punti di vista: da scienziato si preoccupa di sensibilizzare sui temi dell’inquinamento, della guerra nucleare e della sovrappopolazione; da insegnante vede i suoi studenti irrequieti e si rende conto di non poterli rassicurare; da cittadino osserva una politica goffa e impacciata che non sa con esattezza come affrontare i problemi. Questo capitolo è profondamente umano tocca le nostre debolezze e ancora una volta ci fa riflettere: riusciremo a seguire la ragione? Cosa possiamo fare per risolvere (o almeno migliorare) questa condizione?

Capitolo 6: Una questione di significato

Le religioni vogliono fornire risposte -spesso definitive-, ma queste risposte racchiudono un’enorme vulnerabilità. Difendono cose che sono diventate ormai indifendibili, cercano di mantenere posizioni che sono diventate insostenibili. Mi chiedo spesso se una religione, anche nel senso tradizionale, possa essere fatta di domande e non di risposte, di ricerca e non di scoperta. Non sarebbe altrettanto appagante, o addirittura più appagante, di una religione fatta di risposte?

George Wald

Finisce così il nostro percorso, iniziato da degli atomi e finito con una riflessione sulla spiritualità: può la scienza essere una religione, pur mantenendo la sua laicità? Qual è il rapporto che lega un premio Nobel alla Bibbia? Qual è il significato della vita? Tra tante domande termina il libro, ancora una volta con un pensiero rivolto ai bambini.

Giudizio finale

Questo libro risulta essere una lettura piacevole, scorrevole e non impegnativa che non richiede nessuna conoscenza pregressa per essere apprezzato.

Si consiglia particolarmente a quelle persone che non hanno molto tempo da dedicare alla lettura, ma sono assetate di conoscenza e curiose, affinché in questo libro possano trovare un compagno stimolante che stuzzichi la mente con le sue molteplici argomentazioni.
Consigliato anche ai più esperti perché questo libro fornisce una visione vasta e abbastanza completa della vita, nonostante per questa categoria di persone possa risultare a tratti banale, superficiale o eccessivamente semplicistico.

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Titolo: Gas Molecole Vita – Chi siamo, dove stiamo andando. Sei lezioni di un premio Nobel

Autore: George Wald

Casa editrice: Add editore

Anno di pubblicazione: 2019

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