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Fiore: l’organo riproduttivo delle Angiosperme

Il fiore è l’organo riproduttivo delle Angiosperme, recenti studi dimostrano come questa struttura sia comparsa per la prima volta circa 140 milioni di anni fa, nel Cretaceo. Il fiore è un germoglio a crescita determinata, infatti, contrariamente all’ordinario, l’apice del germoglio va incontro a differenziamento ed è per questo che la sua crescita è appunto definita “determinata”.

Dalle Pteridofite, la tendenza evolutiva è stata quella di attribuire funzioni specifiche alle foglie, principalmente suddividendole in riproduttive (sporofilli) e non. Nelle Angiosperme, il fiore compare come l’unione di sporofilli a foglie sterili modificate.

Nota bene: Il termine “fiore” si riferisce alla struttura riproduttiva delle Angiosperme. Nelle Gimnosperme, seppur in taluni casi si usi il termine fiore, la funzione riproduttiva viene assolta dallo “strobilo” sia esso maschile o femminile.

Struttura del fiore

Il fiore è composto da:

  • Ricettacolo: la base del fiore da cui si diparte la struttura vera e propria
  • Perianzio (sepali e petali): sono gli elementi non fertili del fiore. Complessivamente i sepali formano il calice fiorale mente i petali la corolla. Entrambe le strutture insieme costituiscono il perianzio del fiore
  • Elementi fertili: gli elementi maschili sono gli stami, che costituiscono l’androceo, mentre quelli femminili sono i carpelli, che costituiscono il gineceo.

    struttura di un fiore
    Fiore completo

Un fiore che presenta tutti questi elementi si dice completo. Possono tuttavia mancare uno o più di questi elementi e quindi esistono fiori incompleti. Analizziamo ora i singoli elementi del perianzio:

  • Sepali: sono verdi è piuttosto semplici. La loro funzione è prevalentemente protettiva, soprattutto in fase di sviluppo (bocciolo). Non hanno una funzione vessillare
  • Petali: i petali sono invece più sottili, sono solitamente colorati e la loro funzione principale è quella di attirare gli impollinatori (funzione vessillare)
  • Tepali: svolgono sia la funzione protettiva che quella di attrazione degli impollinatori. La distinzione tra sepali e petali non è sempre così chiara ed in alcuni fiori non sono distinguibili. In questi casi, il perianzio si dice composto da tepali.

Tipologie

Il fiore è il carattere peculiare di classificazione delle Angiosperme. Forma, numero elementi o fusione elementi sono caratteri di importanza tassonomica e filogenetica. Petali e sepali possono crescere separatamente e prendono il prefisso di “Dialo-“. Solitamente un fiore con Dialo-petali è impollinato da coleotteri. Nel caso contrario questi elementi possono concrescere, in questo caso si appone il prefisso “Gamo-“. In generale i Gamo-petali sono strutture che favoriscono i lepidotteri come insetti impollinatori.

tipologie di petali

Una seconda distinzione può essere quella basata sulla simmetria del fiore. In un fiore attinomorfo gli elementi del perianzio si distribuiscono regolarmente intorno ad un punto di simmetria (simmetria raggiata). In un fiore zigomorfo invece gli elementi fiorali sono disposti specularmente su un piano di simmetria (simmetria bilaterale). Infine possiamo distinguere i fiori in base agli elementi fertili che portano. In questo caso distinguiamo fiori unisessuati (portano solo stami o carpelli), ermafroditi (portano entrambe le strutture riproduttive) o sterili.

Infiorescenze

I fiori possono essere singoli e terminali oppure costituire infiorescenze. Lo stelo di un’infiorescenza o di un singolo fiore è detta peduncolo, mentre quelle dei singoli fiori di un’infiorescenza sono detti pedicelli.

Le infiorescenze vengono divise in:

  • Indefinite: non si ha mai un arresto della crescita e continuano a formarsi nuovi fiori
  • Definite: in questo caso si arresta la crescita e si forma un fiore apicale. Queste infiorescenze hanno un numero finito di fiori sviluppabili.

infiorescenze

Esistono numerose tipologie di infiorescenze, tra le più importanti troviamo le infiorescenze racemose semplici:

Capolino: i tipici esempi sono la margherita o il girasole. Il Capolino è un’infiorescenza composta da due tipi di fiori. I fiori tubulosi hanno attinomorfi, sono in genere piccoli e poco vistosi ed assolvono alla funzione riproduttiva. Essi sono riuniti al centro e prendono il nome di “Fiori del disco”. I fiori ligulati sono invece zigomorfi, molto appariscenti e solitamente sterili. Essi circondano i fiori del disco e sono chiamati “Fiori del raggio”.

Racemo: infiorescenza costituita da un asse centrale da cui dipartono peduncoli singoli da cui si sviluppano i fiori.

Corimbo: sull’asse centrale dell’infiorescenza si innestano peduncoli che tuttavia portano i fiori tutti ad una stessa altezza. Il melo e il pero presentano queste infiorescenze.

Amento: è un’infiorescenza pensile da cui dall’asse centrale si sviluppano fiori molto ridotti, senza sepali nè petali. Caratteristica distintiva di questa infiorescenza è l’assenza dei peduncoli. In base alla struttura riproduttiva portata dal fiore sono distinti in amenti maschili e femminili.

Ombrella: in questa infiorescenza i peduncoli sono tutti di lunghezza uguale e si sviluppano dallo stesso punto.

 

Fonte: Botanica generale e diversità vegetale, di Cinzia Forni, Gabriella Pasqua e Giovanna Abbate

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