Recenti evidenze suggeriscono che l’attività fisica protegge la lunghezza dei telomeri delle cellule e contrasta l’invecchiamento. I telomeri, le regioni terminali dei cromosomi proteggono l’integrità dell’informazione contenuta nel DNA. La lunghezza di queste sequenze diminuisce con l’età e contribuisce all’invecchiamento stesso. Condizioni come stress, diabete, obesità, cancro e patologie legate all’età influiscono anch’esse negativamente sulla lunghezza dei telomeri.
Attività fisica e lunghezza dei telomeri
In alcuni studi osservazionali, condotti su varie popolazioni, alti livelli di attività fisica sono correlati con una maggiore lunghezza telomerica. La relazione è particolarmente evidente nei soggetti di età più avanzata.
Sono stati proposti più meccanismi tra cui la riduzione:
- Dell’attività della telomerasi
- Dello stress ossidativo
- Dell’Infiammazione
Questi meccanismi sono più pronunciati non solo nei soggetti anziani, ma anche negli obesi e nelle persone con condizioni croniche legate ad uno stress ossidativo importante. Anche la perdita di peso, associata all’attività fisica, contribuisce a rallentare il “restringimento” dei telomeri.
A partire dai 50 anni, le donne sovrappeso che riescono a raggiungere il normopeso hanno una lunghezza dei telomeri dei leucociti maggiore rispetto a quelle che acquistano peso alla stessa età. Per i soggetti che hanno una funzionalità muscoloscheletrica compromessa, l’esercizio adeguato ha un effetto riabilitativo. L’esercizio aumenta il numero di cellule satellite, cellule staminali che regolano la lunghezza telomerica di quelle del muscolo scheletrico.
Conclusioni
La lunghezza dei telomeri rappresenta una protezione del DNA nei confronti dei danni legati allo stress ossidativo dovuto a condizioni croniche. L’attività fisica ha un effetto terapeutico e preventivo su tali condizioni e contribuisce ad aumentare l’aspettativa di vita. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi d’intervento, a lungo termine, per confermare gli effetti specifici di esercizi di varia durata e di varia intensità.
Gli studi futuri serviranno anche ad elucidare i meccanismi nella variazione della lunghezza dei telomeri nel tessuto adiposo da parte dell’esercizio fisico e ad aggiungere un ulteriore tassello alle conoscenze sulla “Biologia dell’obesità“.
Bibliografia
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