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Dieta e felicità: esiste una relazione?

La potenziale relazione tra dieta e felicità è oggetto di studio da parte di diversi ricercatori, che indagano i fattori che influenzano il benessere psicologico della nostra popolazione, sempre più soggetta a problematiche di salute e stabilità mentale. In questo video  vengono riassunti diversi articoli scientifici che avrebbero sottolineato il legame tra consumo di frutta e verdure e felicità, intesa come soddisfazione e appagamento della propria vita, atteggiamento positivo verso il futuro, serenità.

Uno degli studi più recenti, ‘On carrots and curiosity: eating fruit and vegetables is associated with greater flourishing in daily life’, pubblicato nel British Journal of Health Psychology (2015), evidenzia un legame pressoché diretto tra felicità e quantità di vegetali giornalmente consumati con la dieta. 405 giovani adulti sono stati seguiti ogni giorno per circa 2 settimane e chi mangiava più frutta e verdura riportava i migliori risultati in termini di marcatori del cosiddetto ‘eudaemonic well-being’, uno stato psichico che indica le sensazioni di soddisfazione, motivazione, percezione di significato nella propria vita, creatività e curiosità.

Questa associazione tra dieta e felicità restava significativa anche in relazione ad altri fattori quali livello di salute, ricchezza, esercizio fisico, peso corporeo.

Sicuramente una ragione potrebbe essere legata, commentano gli autori dello studio, al contenuto di vitamina C, co-fattore nella produzione di dopamina, e inoltre, l’elevato contenuto in antiossidanti aiuterebbe a ridurre i livelli di infiammazione e dunque contribuire fisiologicamente alla sensazione di benessere.

Ci si potrebbe domandare se, invece, non fosse proprio lo stato di benessere psico-fisico a indurre a prediligere il consumo di frutta e verdura piuttosto che quello di cibo spazzatura: alcuni avrebbero osservato che l’ essere di buon umore ci terrebbe  lontani dalle tentazioni di gola, guidandoci verso scelte alimentari più salutistiche.

Ma un ulteriore studio, in cui sono stati coinvolti circa 300 adulti, risponderebbe a questo interrogativo: non solo è stato nuovamente riscontrato il legame tra cibo salutare e benessere psicologico, ma questo benessere, descritto dai volontari coinvolti in termini di maggior calma, ottimismo, felicità ed energia, è stato rilevato dai ricercatori come conseguenza giornaliera del consumo di frutta e verdura, non viceversa. Quale sarebbe la quantità necessaria per ottenere questi benefici?

Il Dr. Conner, autore della ricerca, sostiene che servono approssimativamente da 7 a 8 porzioni di frutta e verdura al giorno per notare un cambiamento significativo. Questa quantità, apparentemente molto elevata,  può essere raggiunta tranquillamente, secondo i suggerimenti dell’autore stesso, con questo stratagemma: ai pasti, si dovrebbe riempire con verdure la metà del piatto, mentre come snack bisognerebbe optare per la frutta.

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