Un nuovo dispositivo ha migliorato la capacità di trovare cellule tumorali nei campioni di sangue. Ricercatori della University of Texas hanno condotto un esperimento basato sui canali microfluidici, dispositivi grazie ai quali ogni tipo cellulare fornisce un segnale elettrico in virtù di inequivocabili proprietà meccaniche e fisiche. Una particolare caratteristica delle cellule tumorali consiste nel muoversi più velocemente lungo le pareti dei canali rispetto alle cellule del sangue. La maggior parte dei canali microfluidici conosciuti presenta una superficie liscia, per questo motivo gli scienziati hanno costruito uno speciale nanotessuto sulle pareti dei canali microfluidici usando una tecnica chiamata micro reactive ion etching (micro-RIE).
Nell’esperimento condotto dal gruppo della University of Texas e pubblicato su «Scientific Reports», alcune cellule tumorali di rene hanno mostrato una netta differenza di movimento tra i canali con la superficie liscia e quelli con la superficie a nanotessuto. Infatti più della metà delle cellule ha rallentato il proprio movimento. Invece la maggior parte delle cellule del sangue si è comportata allo stesso modo con entrambe le superfici visto che meno di una cellula su dieci ha subito un rallentamento a causa del nanotessuto.
Grazie a questo esperimento, l’efficienza nell’individuare le cellule tumorali da campioni sanguigni è migliorata del 14% rispetto al sistema basato sui microcanali a pareti lisce. Quindi i canali microfluidici a nanotessuti potrebbero essere un’ottima base per sviluppare diagnosi tumorali da una semplice analisi del sangue.
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