Sempre più spesso sentiamo parlare di diabete giovanile o infantile, ma conosciamo bene questa patologia? Bisogna innanzitutto chiarire che esistono tre tipi di diabete mellito: il diabete mellito di tipo 1, conosciuto appunto come diabete giovanile; quello di tipo 2 che si manifesta prevalentemente in età adulta e il diabete gestazionale che porta ad un aumento dei livelli di glucosio per la prima volta durante la gravidanza.
Approfondimenti
Cos’è il diabete mellito di tipo 1
Il diabete mellito di tipo 1, chiamato anche diabete insulino-dipendente, si può manifestare già a partire dall’infanzia. Gli individui con un elevato rischio di insorgenza di questa patologia possono essere identificati con markers genetici e la presenza di auto-anticorpi caratteristici. Nel momento in cui il pancreas non produce più insulina, o ne produce poca, si sviluppa il diabete. Quello che si verifica è che il sistema immunitario riconosce le cellule β come estranee e le distrugge. Il diabete mellito di tipo 1 è una malattia auto-immune proprio per il coinvolgimento del sistema immunitario.
Le cellule β del pancreas sono deputate alla produzione di insulina, un ormone indispensabile per il metabolismo degli zuccheri. Inoltre, regola la quantità di glucosio nel sangue e il suo utilizzo da parte delle cellule. Nel caso del diabete mellito di tipo 1, la mancata o comunque scarsa produzione di insulina causa valori anomali di glicemia. Per questo motivo il corpo non può utilizzare gli zuccheri introdotti con l’alimentazione che vengono così eliminati con le urine. Si verifica in questo modo un aumento del volume di urine prodotte, con conseguente aumento del senso della sete. Un altro sintomo è il calo di peso improvviso dovuto al fatto che le sostanze nutritive non vengono trattenute.
La terapia insulinica
È importante sapere che attualmente non esiste una cura per il diabete mellito di tipo 1 e la terapia da seguire è la somministrazione di insulina, associata ad una corretta alimentazione e ad una costante attività fisica. Crescere con questa patologia non è facile e questo è particolarmente vero per i bambini e gli adolescenti che vanno a scuola. Prendersi cura di un bambino diabetico ed educarlo a convivere con la sua patologia è una sfida per il medico e per la sua famiglia. La somministrazione dell’insulina dall’esterno compensa l’assenza della produzione endogena, con il tentativo di produrre le modalità di secrezione fisiologica dell’insulina. Questo ormone viene solitamente somministrato con iniezioni nel tessuto sotto cutaneo da cui poi si diffonde a tutto l’organismo. I soggetti affetti da questa patologia devono sottoporsi a terapia insulinica per tutta la vita.
L’importanza dell’alimentazione
Oggi, in associazione alla terapia farmacologica, la corretta alimentazione assume sempre più importanza al fine di tenere sotto controllo il diabete. La dieta da seguire per i bambini e gli adolescenti affetti da diabete mellito di tipo 1 è sostanzialmente una dieta che favorisca un accrescimento corretto e armonico. Uno degli obiettivi è ridurre gli zuccheri semplici che sempre troppo spesso i bambini assumo con succhi di frutta e bibite gassate, insegnando loro a scegliere cibi più sani e magari fatti in casa con ingredienti sani. È importante ridurre anche i grassi, soprattutto quelli saturi attraverso la riduzione del consumo di carni grasse e conservate, oltre alle tanto consumate merendine confezionate.
Il primo passo è a tavola
Il consiglio primario è quello di stimolare a mangiare più verdure e cereali presentando ogni giorno a tavola piatti appetibili e sempre diversi. È molto importante condividere tutti insieme il pasto, mangiando con gusto e non disprezzando nulla perché sappiamo bene che i bambini prendono esempio dagli adulti. Se i genitori mangiano bene i bambini sono invogliati ed educati a seguire un’alimentazione più sana.
Lo sport e il paziente diabetico
Un altro punto importante è l’attività fisica perché è bene sapere che il diabete giovanile non impedisce affatto ai bambini e agli adolescenti di praticare sport. L’attività fisica, al contrario, è terapeutica perché tra i vari benefici che apporta è stato più volte dimostrato che aiuta a regolare i valori della glicemia e il compenso metabolico. Certo è da tener conto che durante un’attività fisica possono verificarsi episodi di ipoglicemia o iperglicemia. Per questo bisogna rispettare degli accorgimenti e controllare sempre la glicemia prima e durante gli esercizi. I diabetici che praticano sport, anche a livello agonistico, sono tantissimi e le loro performances non sono compromesse dalla loro malattia. Lo sport, inoltre, ha una rilevanza anche sullo stato psicologico del paziente giovane. Spesso, questi si sentono diversi e a disagio a causa della loro condizione e lo sport può aiutarli nell’inserimento sociale.
Referenze
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