Otello uccide la sua Desdemona, imbrigliato nella rete della gelosia. L’Orlando di Ariosto perde il senno per la bella Angelica. Medea compie parricidio, non accettando l’onta di essere stata abbandonata dal proprio uomo. Catullo e Saffo dedicano alla gelosia versi immortali.
Ormai i telegiornali riempiono le loro edizioni di moderne situazioni di delirio passionale spesso a causa delle sue terribili conseguenze, ma basterebbe sfogliare le pagine di tante opere letterarie per rendersi conto di come l’amore sin dagli esordi della civiltà possa sfociare facilmente in una manifestazione patologica.
Dall’amore al delirio: una falsa idea sull’altro
In generale il termine delirio indica un disturbo del pensiero riguardante un’idea falsa non modificabile, non giustificabile e non comprensibile all’interno del contesto socioculturale del soggetto. In psicologia, a solo fine di diffusione didattica, si può adottare una semplice classificazione per quanto riguarda quelli a sfondo passionale, dividendoli in quelli di gelosia, quelli erotici e quelli erotomanici.
Come rappresentazione figurativa, il delirio di gelosia si può associare alla manifestazione patologica del personaggio della tragedia dell’Otello. Generalmente tipico di soggetti alcolisti, non è comunque esclusivamente frutto di tale dipendenza. Esso implica la convinzione di essere traditi dal proprio partner con conseguente comportamento morboso di controllo dell’altro dettato dalla paura di perdere il proprio partner.
Il delirio di natura erotica, invece, come suggerisce la stessa denominazione, ricalca la componente sessuale. Esso può richiamare sia tinte di grandezza, inducendo così l’individuo a sentirsi il più abile e capace in situazioni di natura erotica, ma può anche avere una connotazione persecutoria. Un curioso caso di quest’ultima tipologia è la “Sindrome delle vecchie zitelle”.
Questa specifica patologia non è necessariamente accompagnata da situazioni deliranti, ma si presenta in associazione ad allucinazioni legate all’ambito genitale. In una grande climax, le donne colpite possono credere in modo allucinatorio di essere semplicemente toccate, penetrate nelle zone intime o addirittura essere convinte in modo persecutorio che ci siano individui impegnati in attività e pensieri erotici a loro danno.
L’ultima, non per importanza, tipologia di delirio passionale riscontrabile è quella di natura erotomanica.
Con questo termine si indica una condizione patologica per cui un individuo è certo in modo però ossessivo e infondato che qualcuno posto in una posizione a lui superiore (non in termini di ceto sociale, ma di meccanismo relazionale) provi amore nei suoi confronti.
Tale delirio può addirittura condurre il paziente a credere che l’altro gli invii messaggi nascosti anche tramite posture corporee o altre particolari modalità. Quando si percepisce l’esistenza di limiti che bloccherebbero il rapporto o ci si scontra con la realtà, l’individuo affetto da tale patologia ricorre paradossalmente a numerose giustificazioni che possano in qualche modo rendere meno reale il rifiuto.