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Come stordire il pollame per una macellazione non cruenta

Pensate un attimo all’origine dei Mc Nuggets, del petto di pollo e del pollo arrosto che portate a casa dal supermercato. Sì, un tempo erano parti di un animale vivo. Abbiamo accettato per millenni la necessità di allevare, uccidere e macellare altri animali come un fatto della vita . Negli ultimi decenni, però, il raggiungimento del benessere economico ci ha permesso di soddisfare facilmente le nostre necessità alimentari, e in molti modi. Le nostre reti economiche sempre più complesse hanno portato quasi all’estinzione l’allevamento diretto a favore di grandi industrie di pollame. Questo ha allontanato dall’esperienza diretta del singolo tutto ciò che corre tra il pulcino e la coscia di pollo croccante o la pasta all’uovo.

Questo ci ha permesso anche di interrogarci sul benessere degli animali di allevamento ma ci ha negato il dato diretto dell’esperienza. Così, ci accade sempre più di prendere decisioni tramite l’informazione “filtrata” che ci viene da attivisti e campagne di animalisti, vegetariani, vegan etc.

Questo articolo vuole dare appunto una visione diretta di un passaggio dell’allevamento dei polli, lo stordimento. L’uccisione avviene da sempre per decapitazione, come facevano i nostri antenati con le galline dei loro pollai.

In tempi moderni si è ritenuto, però, che la decapitazione diretta fosse dolorosa per l’animale e si è quindi previsto un passaggio di stordimento.

Una recente review (Berg and Raj, 2015) elenca i differenti metodi di stordimento consentiti in UE e descrive i due più utilizzati.

Metodi di stordimento del pollame per una macellazione non cruenta

L’81% dei polli di allevamento viene stordito con una scossa elettrica, per indurre una situazione epilettica (epilessia e coscienza si escludonoa vicenda). Sempre con la scossa si può ottenere un appiattimento della funzione cerebreale, misurata tramite elettroencefalogramma (EEG), e l’arresto cardiaco. Quindi questi metodi possono essere quindi anche utilizzati come mezzi di uccisione alternativi alla decapitazione, in condizioni di stordimento.

Il più diffuso metodo di stordimento elettrico è il “bagno elettrico”, che prevede di far passare della corrente in una vasca d’acqua in cui il pollame viene immerso. Il fatto che sia un metodo di gruppo può portare alla somministrazione di differenti livelli di corrente a diversi animali, per cui gli autori indicano come preferibili metodi che prevedono di trattare un capo alla volta, come quello della scossa elettrica somministrata alla sola testa del pollo.

Al secondo posto troviamo i metodi CAS (Controlled Athmosphere Stunning), che prevedono la somministrazione di CO2, talvolta miscelato con dei gas inerti (Azoto, Argon, Elio), per indurre lentamente l’incoscienza tramite ipossia.

Per minimizzare la sofferenza hanno ideato metodi a più fasi, che evitano di far percepire ai polli le elevate concentrazioni di CO2, per le quali tutti gli animali hanno dei chemiorecettori.

I metodi con atmosfera controllata permettono di evitare la manipolazione dei singoli capi e di avere problemi collegati con il numero dei capi trattati per volta, rappresentando quindi un buon progresso rispetto ai metodi che prevedono elettricità.

Attualmente sono in studio due nuovi metodi di stordimento, che prevedono l’applicazione rispettivamente di forti campi magnetici e di microonde al cervello dei polli per indurre uno stato epilettico o comatoso.

Bibliografia

Charlotte Berg and Mohan Raj – A Review of Different Stunning Methods for Poultry – Animal Welfare Aspects (Stunning Methods for Poultry) – Animals 5, 2015.

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