Premessa: il seguente articolo è una raccolta di news e dati scientifici e non ha l’intento di sostituirsi a figure professionali specializzate, l’unico intento è quello divulgativo. Se il problema è come dimagrire il nostro consiglio è quello di affidarsi a professionisti e non alla rete che tuttavia rimane un mezzo divulgativo senza eguali da cui apprendere nozioni base.
Il nostro corpo è dotato di un organo  dir poco sorprendente: si chiama tessuto adiposo Bruno (BAT), detto anche Brown Fat – grasso marrone – e la sua principale funzione è quella di generale calore in risposta alle basse temperature, bruciando gli acidi grassi presenti nell’organismo.  Questo particolare tessuto adiposo, di cui sono abbondantemente provviste le specie animali che vanno in letargo, è presente anche nell’uomo e viene attivato per la prima volta nel momento stesso in cui nasciamo.
Venendo alla luce, infatti, i neonati abbandonano il caldo tepore dell’utero materno, la cui temperatura è stabile attorno attorno ai 37°C, per un ambiente decisamente più freddo: a questo punto, attraverso dei meccanismi di termoregolazione, i ‘brown fats’ garantiscono il mantenimento della temperature del sangue e del calore corporeo, diventando fondamentali per la sopravvivenza.
Si riteneva che questo tessuto scomparisse durante la crescita del bambino, ma le tomografie prima e analisi tissutali poi hanno evidenziato che tracce residue di BAT  sono ancora presenti  negli adulti, in particolare nell’area cervicale, interscapolare e sopraclavicolare. Ricercatori dell’Università del Texas , Galveston, hanno notato che livelli elevati di grasso marrone si tradurrebbero in un migliore risposta insulinica dell’organismo e un più efficiente metabolismo per bruciare i grassi bianchi, ovvero quelli responsabili dei nostri chili di troppo, diventando una risposta alla domanda: ”Come dimagrire?”. Gli studiosi stanno lavorando per ottenere un farmaco che sia in grado di attivare il tessuto BAT e dunque possa essere efficace in caso di obesità e diabete.
Esistono altri modi per attivare il potere dimagrante dei grassi marroni? Sì, ci dicono degli scienziati svedesi: per esempio, trascorrendo due o più ore al giorno in una stanza con temperatura al di sotto dei 17°C (con tanto di ammolli ghiacciati ai piedi, per abbassare ulteriormente la temperatura corporea).
Oppure, senza doverci congelare, possiamo sfruttare le proprietà di alcuni cibi. Il peperoncino, per esempio, aumenterebbe il metabolismo proprio attraverso l’attivazione dei BAT, consentendo di bruciare i grassi bianchi, e la sua assunzione regolare simulerebbe gli effetti dell’esposizione alle basse temperature.
Altre spezie, come il pepe e lo zenzero, pur non essendo state sperimentate direttamente, dovrebbero avere le stesse proprietà , vista la somiglianza delle molecole contenute. Un  altro aiuto potrebbe arrivare, secondo un precedente studio condotto da un gruppo di  ricercatori italiani dell’Università di Padova, dalla menta. Ma anche i cibi ricchi in arginina stimolerebbero la crescita del tessuto adipose Bruno. Quindi, via libera a legumi, frutta secca oleosa e semi oleaginosi!