Le Clamidosperme (o Gnetofite) comprendono circa 70 specie in 3 generi Ephedra, Gnetum e Welwitschia, distribuiti in regioni tropicali o aride. Il loro nome indica la particolare struttura che ricopre il seme, quasi come se presentassero un frutto (che compare solo nelle angiosperme). I botanici si sono interessati a questo taxon per le sue caratteristiche intermedie che le pongono a metà strada tra le conifere e le angiosperme. La datazione dei fossili di gnetofite ha tuttavia escluso l’ipotesi secondo cui le angiosperme si sarebbero evolute proprio da questo gruppo. Piuttosto, l’attuale classificazione pone questo come il sister-group delle conifere.
Classificazione
Welwitschia mirabilis: tipica delle coste del deserto Namibiano, presenta una grossa porzione del fusto sotterrato nella sabbia. Dal terreno fuoriesce un disco legnoso concavo dal quale si originano solo 2 foglie che crescono indefinitamente ma lentamente (1 cm ogni 25 anni). Le due foglie si lacerano lungo la lunghezza durante la loro crescita. È una specie dioica inseminata grazie a scarafaggi o simili.
Gnetum: genere che comprende circa 30 specie di piante arboree e lianose con foglie grandi e coriacee. Presenta infiorescenze a spiga con fiori maschili e femminili separati.
Ephedra: è un genere di piante arbustive equisetiformi presenti nelle regioni aride dell’Asia e dell’America. Presenta fusti ramificati con internodi corti e foglie squamose, ridotte e spesso riunite da guaine. I “fiori” sono unisessuati anche se in qualche caso sono bisessuati (come nelle angiosperme) e le piante possono essere monoiche o dioiche.
Fonte: Botanica generale e diversità vegetale, di Cinzia Forni, Gabriella Pasqua e Giovanna Abbate