Il 24 febbraio del 2020 il Comitato permanente del Congresso Nazionale del Popolo, organo legislativo cinese, ha promulgato una legge contro il traffico e il consumo di animali selvatici. La decisione, che ha effetto immediato, ha un doppio obiettivo: la salvaguardia delle specie selvatiche e la prevenzione della diffusione di nuove zoonosi (malattie portate da animali) pericolose per l’uomo[1].
Malattie e fauna selvatica
La Cina è stata additata da parte dell’opinione pubblica come “serbatoio di nuovi virus”, poiché da questo paese si sono diffuse le epidemie della SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome), determinata dal coronavirus SARS-CoV, e della COVID-2019, causata dal SARS-Cov-2[2]. Come mai ciò è avvenuto?
Talvolta, in alcuni patogeni incompatibili con la fisiologia umana possono avvenire delle mutazioni genetiche che li rendono capaci di infettare l’uomo. Si parla di salto di specie. I coronavirus sono comuni in diversi animali (come pipistrelli e cammelli) e in passato hanno effettuato il salto di specie sette volte, prendendo i seguenti nomi[3]:
- 229E (coronavirus alpha);
- NL63 (coronavirus alpha);
- OC43 (coronavirus beta);
- HKU1 (coronavirus beta);
- MERS-CoV (il coronavirus beta che causa la Middle East Respiratory Syndrome);
- SARS-CoV (il coronavirus beta che causa la SARS);
- 2019-nCoV (che causa il COVID-2019)[3].
Uno dei motivi per cui le zoonosi da coronavirus si sono propagate dalla Cina sono i mercati tradizionali cinesi, dove era in uso vendere animali selvatici vivi. In questi ambienti, venditori e clienti erano a stretto contatto con possibili vettori di coronavirus[2, 4]. Si ritiene che il SARS-CoV-2 provenga da una specie di pipistrello; non è direttamente da questo, però, che si sarebbe diffusa l’epidemia nella specie umana[2]. La comunità scientifica non ha ancora individuato con certezza la specie che avrebbe trasmesso il virus all’uomo, anche se alcuni puntano il dito sul pangolino, mammifero squamato a rischio di estinzione perché molto cacciato[5, 6].
La nuova legge in Cina
Un provvedimento risalente al 1988 e modificato nel 2016 proteggeva già circa 1800 specie, vietandone la caccia, l’uccisione, la vendita e l’acquisto salvo permessi speciali. Il pangolino, sospettato da alcuni di essere il vettore del SARS-CoV-2, era già incluso in questa lista[4] ma era legale venderne le squame per le proprietà terapeutiche attribuite loro dalla tradizione cinese[6].
Una misura temporanea del mese scorso aveva esteso il divieto al traffico di qualsiasi animale selvatico. Il Consiglio Nazionale del Popolo ha reso tale provvedimento permanente[6], promettendo pene severe per chi vi contravvenga[1]. La caccia, il traffico, la vendita e l’acquisto di animali a scopo alimentare sono dunque ormai vietati e l’uso di animali a scopo scientifico, medico o espositivo sarà soggetto a procedure di ispezione, approvazione e quarantena[1].
Il provvedimento avrà forti ripercussioni sul paese, che fonda parte della sua cultura sull’uso di animali selvatici a scopo alimentare e per la medicina tradizionale. La Società degli Imprenditori e dell’Ecologia, di Pechino, ha stimato che la manovra legislativa costerà alla Cina oltre 50 miliardi di yuan (circa 6,4 miliardi di euro) e che un milione di persone perderà il lavoro[4].
Buone notizie per la conservazione animale e per la salute pubblica
Si stima che nel mondo siano circa 5600 le specie soggette a traffico di animali. Parte di esso è dovuto al commercio non regolato di specie che possono essere vendute legalmente, fra cui roditori, pipistrelli, serpenti e rane. Complessivamente, sono milioni gli esseri viventi venduti illegalmente ogni giorno[6]. Il nuovo provvedimento cinese ridurrà la diffusione queste pratiche, con un impatto positivo sia per il benessere animale e la biodiversità sia per la salute e la sicurezza dell’uomo.
Referenze
- Xinhua, 2020. China’s legislature adopts decision on banning illegal trade, consumption of wildlife.
- Graziella Morace, 2020. Perché la Cina sembra essere un serbatoio di nuovi virus? CICAP.
- Epicentro, Istituto Superiore di Sanità. Cosa sono i coronavirus.
- Smriti Mallapaty, 2020. China set to clamp down permanently on wildlife trade in wake of coronavirus. Nature. doi: 10.1038/d41586-020-00499-2.
- Rachael Bale, 2020. Poaching is sending the shy, elusive pangolin to its doom. National Geographic.
- Rachel Nuwer, 2020. To Prevent Next Coronavirus, Stop the Wildlife Trade, Conservationists Say. NYTimes.