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Ciclo dello Zolfo

Il ciclo dello zolfo è un ciclo misto che ha la componente di riserva un po’ nella litosfera (pirite, Fe2S2) e un po’ nell’idrosfera (nell’oceano sotto forma di solfato). Dalla pirite, che di solito è alternata a strati di carbon fossile, si libera solfato, una forma assimilabile che è molto presente negli oceani. Non c’è un grosso flusso di ritorno dall’oceano alla terraferma, non è necessario sapere né budget né flussi perché sono poco certi, ricordare però che si tratta dell’ordine di grandezza delle mega-tonnellate.

Esistono molte forme chimiche dello zolfo, dall’attività vulcanica terrestre e acquatica viene rilasciato solfuro e acido solfidrico H2S, questo reagendo con l’ossigeno forma le anidridi SO2 ed SO3. L’acido solfidrico tende a raggiungere l’atmosfera.

ciclo zolfo

La componente che esce dall’oceano in maggior quantità è il dimetil-solfuro proveniente dalla
degradazione di carcasse (produzione di cattivo odore, anche le uova marce, per via della mineralizzazione dello zolfo), quindi ha origine biogenica.

Troviamo lo zolfo nella metionina e nella cisteina, è fondamentale ma non è un fattore limitante, ce ne è a sufficienza. Le anidridi reagendo con acqua vanno a formare degli ossiacidi come l’acido solforico che va in atmosfera e precipita con la pioggia e arriva al suolo. Una pioggia contenente acido solforico oltre i normali range causa le piogge acide. La presenza eccessiva di zolfo nell’atmosfera (e quindi poi nella pioggia) è dovuta alla combustione dei combustibili fossili che liberano zolfo in atmosfera. Oggi si cerca di filtrare le anidridi per impedire questo fenomeno delle piogge acide che negli anni 90 distrussero interi ecosistemi in Canada.

H2S ⇌ S ⇌ SO2–

La reazione sopra è mediata da microorganismi che riciclano lo zolfo e ne mediano appunto il passaggio tra diverse forme, per esempio batteri chemioautotrofi che usano acido cloridrico e lo trasformano in zolfo elementare. L’operazione inversa è mediata da batteri che “respirano” con l’acido solforico invece che con l’ossigeno.

Fonte: Elementi di Ecologia, di Thomas M. Smith e Robert L. Smith. Pearson editore.

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