Con lโarrivo dellโautunno, dai paesi piรน sperduti di montagna alle grandi cittร , fanno la loro comparsa i frutti del castagno. Presentati arrostiti, lessi o canditi, sono conosciuti da tutti ma vengono spesso chiamati indistintamente castagne o marroni.
Qual รจ la differenza tra castagne e marroni?
Da un punto di vista strettamente botanico il frutto del castagno รจ classificato come un frutto secco (achenio). A maturitร non rilascia i propri semi per disperderli (รจ quindi indeiscente) ed รจ incluso in un riccio molto spinescente. La forma dei frutti e determinata dalla genetica e dalla posizione all’interno del riccio. Generalmente risulta emisferica per i frutti laterali ed appiattita per quello centrale.
La principale differenza tra castagne e marroni รจ data dal fatto che le castagne vengono prodotte dalla pianta selvatica, mentre i marroni sono i frutti derivanti da varietร di castagno selezionate dall’uomo. Questa suddivisione era giร stata ufficializzata nella prima metร del โ900 con un Regio decreto del 1939.
Differenze morfologiche
- I marroni sono caratterizzati da frutti quadrangolari, generalmente di pezzatura maggiore rispetto alle castagne. All’apertura il riccio si apre in 3-4 valve e contiene da 1-3 frutti. Si contraddistinguono per avere la cicatrice ilare (cioรจ la โmacchiaโ chiara, corrispondente al punto di contatto tra riccio ed il frutto) di forma rettangolare e di dimensioni inferiori alle castagne. Sono inoltre caratterizzate da un colore chiaro, con strisce piรน scure verticali.
Inoltre, la quasi totalitร delle piante della varietร โmarroneโ sono prive dei fiori maschili (astaminee). Lโimpollinazione รจ quindi prevalentemente entomofila, cioรจ ad opera di insetti pronubi come le api.
- le castagne raggruppano numerosissime varietร . L’achenio, di dimensioni minori rispetto al marrone, tende ad avere una buccia interna che penetra profondamente il frutto. Il colore e bruno scuro uniforme e la forma semisferica-allungata.
Il castagno รจ una pianta molto longeva ad areale nord-mediterraneo, la sua coltivazione venne diffusa in Europa durante lโImpero Romano e tutt’oggi determina, dove presente, un forte impatto paesaggistico ed economico.
Attualmente in Italia, a tutela dellโorigine, esistono 14 prodotti la cui produzione รจ disciplinata dal Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari. Sono quattro varietร di castagna, otto di marroni e due tipologie di farina.
Oggi, nonostante un periodo di declino che aveva visto a partire dalla seconda metร del โ900 lโabbandono della coltivazione del castagno in gran parte del paese e la presenza di numerose avversitร che colpiscono questa pianta, lโItalia risulta essere tra i maggiori produttori mondiali di marroni e castagne.
Bibliografia
- Mihelcic C. 2000. “Il castagno alle pendici del Baldo”, La Grafica, Mori (TN).
- Disciplinari di produzione prodotti DOP e IGP riconosciuti –ย Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo