La Cardiopatia ischemica si manifesta quando i vasi che portano il sangue al cuore sono ostruiti. Questa patologia è responsabile dell’80% delle cause di morte per malattie cardiache. La maggior parte dei malati di cardiopatia ischemica stenosante hanno una lesione arteriosclerotica coronaria stenosante (=ridotto volume disponibile), ovvero hanno nelle coronarie delle placche aterosclerotiche che ostruiscono il lume e non passa più il sangue.
Le sindromi coronariche acute hanno in comune le basi fisiologiche: rottura della placca aterosclerotica e sovrapposizione del trombo fibrino-piastrinico → rottura placca e formazione di trombo che ostruisce il vaso.
Tra le cardiopatie ischemiche troviamo:
- Angina pectoris: prima manifestazione della malattia cardiaca, si manifesta come un dolore a livello del cuore quando esso è sotto sforzo (trombo non occlusivo).
- Infarto del miocardio: ostruzione di una coronaria che impedisce l’arrivo di nutrienti e lo scambio di cataboliti. Se ciò dura per più di 30-50 minuti porta alla necrosi del tessuto a valle (trombo occlusivo)
Ricorda. L’ischemia porta a danno tissutale più velocemente dell’ipossia.
In un’arteria coronaria tutte le arterie di medio e grande calibro sono formate da tre foglietti (tonaca intima, media, avventizia). La placca aterosclerotica si forma tra la tonaca intima e media, è costituita da foam cells (macrofagi che hanno fagocitato LDL-colesterolo) ed è rivestita da un cappuccio fibroso.
Quello che succede è che, successivamente alla formazione della placca, questa va a ostruire parzialmente il vaso (sintomo: angina), la placca può peggiorare e diventare più occlusiva o rompersi andando a formare un trombo formato dal tessuto fibroso:
- Trombo non occlusivo → angina instabile
- Trombo occlusivo → infarto
Fonte: Robbins e Cotran. Le basi patologiche delle malattie. Patologia generale.