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Cambiamento climatico: la Groenlandia e l’agricoltura in Africa

Negli ultimi tempi, complice il ritiro degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi, si è parlato largamente del cambiamento climatico in corso e delle misure necessarie a mitigarlo. Anche su BioPills il tema è stato affrontato diffusamente in passato (ad esempio qui, qui e qui). Se il fatto che il cambiamento climatico sia un fenomeno reale è (o dovrebbe essere) ormai accettato da tutti, prevederne le conseguenze non è altrettanto semplice. Il clima sulla terra è infatti influenzato da numerossissimi fattori che interagiscono tra di loro in maniera spesso imprevedibile.

Un esempio?

Un nuovo studio ha mostrato che lo scioglimento massiccio dei ghiacci in Groenlandia potrebbe ridurre in modo drammatico la resa dei raccolti agricoli in Africa occidentale. Gli scienziati hanno applicato un modello climatico considerando diversi scenari di innalzamento del livello del mare.

Anche nello scenario migliore (un innalzamento del livello del mare pari a 0.5 metri in questo secolo), la quantità di acqua dolce riversata nel mare potrebbe rallentare, secondo lo studio, la corrente oceanica (Atlantic Meridional Overturning Circulation) che garantisce l’apporto di piogge ai paesi dell’Africa occidentale.

La conseguenza potrebbe essere una riduzione fino al 30% nelle precipitazioni in quest’area con una perdita drammatica in termini di resa agricola. Lo studio è chiaramente basato su modelli caratterizzati da ampi margini di errore, ma mostra come le conseguenze del cambiamento climatico in atto possano estendersi ben al di là del semplice aumento della temperatura, rendendo le previsioni per il futuro estremamente incerte.

Riferimenti: Defrance et al. 2017. Consequences of rapid ice sheet melting on the Sahelian population vulnerability. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America

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