La birra è tra le più antiche bevande al mondo e la sua popolarità è attualmente elevatissima. Esistono differenti stili di birra, ma tutte vengono ottenute dalla fermentazione di mosto, principalmente a base di malto d’orzo. I diversi stili variano in colore, amarezza e grado alcolico, ma anche in base al malto utilizzato, al tipo di lievito e al processo di fermentazione. Spesso l’orzo viene sostituito con altri cereali come mais e frumento, mentre per la fermentazione possono essere usati ceppi di lievito di Saccharomyces cerevisiae o Saccharomyces carlsbergensis.
Quale che sia il suo stile, la birra è una miscela di acqua, alcool etilico e una grande quantità di diversi soluti.
Detto ciò, tra i vari composti disciolti in una pinta ve ne sono alcuni di cui sono state indagate proprietà benefiche come la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, neurodegenerative e dei tumori.
Vediamone alcuni.
La birra è fonte di vitamine B
La birra contiene tutte le vitamine del gruppo B che sono fondamentali per un normale funzionamento degli organi ma svolgono un un ruolo importante anche a livello di assorbimento di proteine, carboidrati e lipidi. Tra le vitamine del gruppo B più abbondanti vi sono la B3 e la B9, che non si accumulano nell’organismo a differenza di altre vitamine e quindi devono essere introdotte regolarmente con l’alimentazione. La B3 è importantissima per un corretto funzionamento del sistema nervoso mentre la B9 è fondamentale sia per la sintesi di proteine e DNA, che per prevenire rischi di natura cardiovascolare. La birra è una fonte di vitamina B9: 330 mL, una lattina, di birra tipo Lager ne contengono circa 20-25 μg[1].
Polifenoli contro invecchiamento e cancro
Oltre alle vitamine del gruppo B, la birra contiene tutta una serie di polifenoli ai quali sono riconosciute delle ottime proprietà antiossidanti e quindi sono utili per preservare le cellule dall’invecchiamento[2]. Il luppolo, che viene utilizzato per dare un gusto amaro alla bevanda, contiene diversi tipi di flavonoidi (xantumolo, mircene, linanolo) che possiedono proprietà antitumorali[3]. Tra le molecole più importanti contenute nella birra vi è il tirosolo. Oltre a delle buone proprietà antiossidanti, il tirosolo aiuta a regolarizzare i livelli di colesterolo contenuto nel sangue, svolgendo di fatto un’azione di prevenzione contro infarti e ictus[4].
E se la birra aiutasse a combattere l’Alzheimer?
Alcuni studi suggeriscono che un consumo regolare di birra aiuterebbe a proteggere l’organismo da malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Il silicio contenuto nella birra potrebbe bloccare l’assorbimento nel tratto gastrointestinale dell’alluminio, principale responsabile di alcune malattie cerebrali[5]. Inoltre studi recenti dimostrano che un consumo moderato di alcol migliora la circolazione a livello cerebrale[6].
Referenze
- The nutritional Components of Beer and Its Relationship with Neurodegeneration and Alzheimer’s Disease, M. J. Gonzales-Munoz, Nutrients, 2019, 11, 1558.
- On the mechanisms of adsorbent interactions with haze-active protein and polyphenol, P. Y. Lynn, Journal of the American Society of Brewing Chemists, 2008, 66, 46.
- Flavonoids: an overview, S. R. Chandra, Journal of Nutritional Science, 2016, 5, 47.
- Generation of the Antioxidant Hydroxytyrosol from Tyrosol present in Beer and Red Wine in a Randomized Clinical Trial, R. de la Torre, Nutrients, 2019, 11, 2241.
- Role of beer as a possible protective factor in preventing Alzheimer’s disease, M. J. Gonzales-Munoz, Food Chem. Toxicol., 2008, 46, 49.
- Effects of Moderate Beer Consumption on Health and Disease: A Consensus Document, G. de Gaetano, Nutr Metab Cardiovasc Dis., 2016, 26, 443.