Chiunque sia interessato di scienza si trova regolarmente davanti alle citazioni. Uno studente le trova quando studia sui manuali, un lettore interessato le trova quando legge articoli divulgativi. Persino l’utente qualunque può trovarli, per esempio su quelle pagine di Wikipedia che sono scritte bene. Se però il lettore si azzarda a cercare la fonte originaria di solito trova un articolo scientifico, pieno di cifre e parole incomprensibili. Il passo successivo logicamente è lo sconforto, seguito dalla promessa di non farlo mai più. Ed è comprensibile, perché gli articoli scientifici non sono per niente accessibili, e non c’è nessuno che spieghi cosa siano né a cosa servano. Per colmare questa lacuna è stata pensata questa breve serie di tre articoli, dedicata a tutti coloro che hanno provato quello sconforto. La serie non ha nessuna pretesa di novità, anzi vanta degli autorevoli predecessori. Nel 1999 Jordan e Zanna pubblicarono per la prima volta il capitolo “How to read a journal article in social psychology”, all’interno del manuale “The Self in Social Psychology” [1]. E non è tutto: anche il CICAP ha pubblicato un articolo simile sui numeri 26 e 28 di Query [2], [3]. Sicuramente sono fonti interessanti e vivamente consigliate.
Un avviso: dal momento che studio psicologia, la mia esperienza è solamente in questo campo, come capirete dagli esempi.
Cos’è e come viene usato un articolo scientifico?
Un esempio
COGNITIVE BIASES THAT SUPPORT RELIGIOUS BELIEFS AND BEHAVIORSOne key cognitive capacity implicated in religion is mentalizing (theory of mind), which enables people to detect and infer the existence and content of other minds (Epley & Waytz, 2010; Frith & Frith, 2003). This capacity also facilitates two key intuitions that ground religious belief: that minds can operate separately from bodies, or mind-body dualism (Bloom, 2007; Willard & Norenzayan, 2013), and that all people, things, and events exist for a purpose, or teleology (Banerjee & Bloom, 2013; Kelemen, 2004).
I BIAS COGNITIVI SU CUI SI BASANO CONVINZIONI E COMPORTAMENTI RELIGIOSIUna capacità cognitiva chiave coinvolta nella religione è la mentalizzazione (teoria della mente), che rende in grado le persone di individuare e inferire l’esistenza e il contenuto di altre menti (Epley & Waytz, 2010; Frith & Frith, 2003). Questa capacità agevola due intuizioni chiave che pongono le basi per le convinzioni religiose: che la mente possa operare separatamente dal corpo, o dualismo mente-corpo (Bloom, 2007; Willard & Norenzayan, 2013), e che tutte le persone, cose ed eventi abbiano uno scopo, o teleologia (Banerjee & Bloom, 2013; Kelemen, 2004).
Non serve entrare nel merito del contenuto di questo stralcio. Quello che serve è capire l’uso delle fonti. Se si guarda bene, ogni fonte segue una singola affermazione con cui è costruito il discorso. Questo vuol dire che quella singola affermazione è giustificata da quella fonte.
Usare la citazione rende l’affermazione automaticamente vera? No.
Non solo manuali
A chi serve leggere gli articoli scientifici
Il pubblico non navigato
I diversi tipi di articoli
- L’articolo di gran lunga più diffuso è il research report. Il research report è un resoconto di un lavoro pratico di ricerca, quel momento in cui i ricercatori hanno effettivamente raccolto dei dati. Un research report a sua volta può essere di vari tipi, ma per ora non serve sapere quali.
- Più rare, ma estremamente utili, sono le literature review (o più semplicemente review, le revisioni della letteratura) e le meta-analisi. Entrambe servono a riassumere articoli già esistenti, ma con scopi leggermente diversi. Nel primo caso si vuole raccontare tutto ciò che è stato scritto su un particolare argomento più o meno ampio, per esempio “l’uso dell’istruzione tramite video nella medicina”. Le funzioni sono evidenti: serve a fare il punto, a stabilire delle conclusioni, a individuare delle lacune nei lavori, etc. Nel secondo caso, le meta-analisi, si vogliono fare nuove analisi statistiche, mettendo insieme i dati di più articoli. Questo serve ad avere risultati più robusti e affidabili, ovvero ciò che gli scienziati desiderano più di ogni altra cosa (beh, circa).
- L’ultimo tipo è l’articolo concettuale/teorico, per certi versi simile alle review, ma che prende in considerazione teorie diverse e valuta la migliore, in base ai risultati in letteratura.
Cosa conviene leggere?
Le meta-analisi invece sono meno interessanti, perché sommerse dei dettagli tecnici assenti nelle review; e anche gli articoli teorici di solito sono poco accessibili. Gli articoli di questa serie però riguardano i research report, proprio perché è il tipo più diffuso ed è il punto di partenza delle elaborazioni successive, il “mattone” su cui si basa la letteratura.
Bibliografia
[1] Jordan, C. H., & Zanna, M. P. (1999). How to read a journal article in social psychology. In R. E. Baumeister (Ed.), The self in social psychology (1st ed., pp. 461-470). Philadelphia: Psychology Press.
[2] Bagnasco, S. (2016). Gli articoli scientifici: impariamo a conoscerli. Query, 26.
[3] Bagnasco, S. (2016). La costruzione di un articolo scientifico. Query, 28.
[4] Norenzayan, A. (2016). The Origins of Religion. In D. M. Buss, The Handbook of Evolutionary Psychology, Vol. 2: Integrations (2nd ed., pp. 848-866). Hoboken: Wiley.