La muscolatura respiratoria si divide in muscolatura respiratoria primaria e secondaria. I muscoli respiratori primari hanno solo funzione respiratoria, i muscoli respiratori secondari, invece, possono partecipare alla respirazione in virtù dell’inserzione nella gabbia toracica, ma non è la loro funzione primaria, di solito intervengono durante una respirazione forzata.
I muscoli respiratori primari
- Diaframma
- Muscoli costali
I muscoli intercostali sono dei muscoli laminari disposti in modo parallelo e asimmetrico tra una costa e l’altra (eccetto nelle ultime due che sono sospese).
Si dividono in:
- Esterni
- Interni
- Intimi
L’inclinazione del muscolo esterno è perpendicolare rispetto alle fibre del muscolo interno.
La muscolatura esterna va dal tubercolo costale fino al margine superiore della costa sottostante, collegata al processo trasverso da una parte (costa-processo trasverso) e termina sullo sterno con un margine tendineo.
Il muscolo interno comincia dallo sterno e continua fino all’angolo costale (angolo posteriore della gabbia toracica) e termina con un tendine. La muscolatura intima segue la disposizione di quella interna.
Durante l’inspirazione funzionano i muscoli esterni. Nell’espirazione, invece, gli interni e intimi stringono la gabbia toracica. La muscolatura inspiratoria è più importante dell’espiratoria perché, nell’espirazione, viene sfruttata anche una fase di ritorno elastico del polmone e della gabbia toracica. La funzione inspiratoria è quindi più intensa.
Ci sono poi i muscoli residuari, molto piccoli, che entrano in azione sotto espirazione forzata: muscoli sottocostali, trasverso del torace. I sottocostali vanno dal corpo vertebrale alle ultime coste vere. Il trasverso del torace va dallo sterno verso le coste. Non esercitano una particolare potenza.
I muscoli respiratori secondari
Sono muscoli toraco-appendicolari:
- Grande pettorale
- Piccolo pettorale
Il grande pettorale ha una forma quadrangolare, più visibile nell’uomo che nella donna, dove si trova coperto dalla massa della ghiandola mammaria. Il piccolo pettorale è “nascosto” sotto il grande pettorale. Il grande pettorale investe la clavicola fino all’acromion, lo sterno, alcune coste per convergere in una porzione subito al di sotto del collo e svolge il movimento di adduzione (avvicinamento dell’arto al piano sagittale del corpo) del braccio. Il piccolo pettorale si attacca alla scapola (processo coracoideo) e alle coste, muove la scapola rispetto al torace con un movimento di flessione.
Fonti: Anatomia umana di Kenneth S. Saladin, edizioni Piccin