L’etanolo, o alcol etilico, è l’alcol ottenuto dalla fermentazione degli zuccheri della frutta, ed è l’unico che può essere consumato dall’uomo. È considerato un “non nutriente” nonostante l’elevato contenuto energetico (7 kcal forniti per ogni grammo di alcol) e si ritrova in tutte le bevande alcoliche, come vino, birra, liquori, in cui è presente in diversa concentrazione. Una volta ingerito, l’etanolo viene assorbito rapidamente per un 10% dallo stomaco e per il restante 90% a livello intestinale. Dopo circa un’ora, l’assorbimento è completo al 90% e l’alcol entrato nella circolazione sanguigna si diffonde in tutto l’organismo, interagendo con le cellule di molti organi, tra cui fegato e cervello. Circa il 90% dell’etanolo viene metabolizzato a livello epatico per mezzo di enzimi specifici, mentre la restante quota non subisce le azioni degli enzimi nel fegato, ovvero viene eliminato “così com’è”. L’alcol viene espulso principalmente grazie ai reni, in via secondaria anche tramite respirazione e sudorazione.
Gli effetti dell’etanolo sono percepiti principalmente in corrispondenza del cervello e dipendono da quanto se ne ingerisce e da altre condizioni. Una moderata quantità induce sensazioni piacevoli e incrementa l’espansività dell’individuo e la sua capacità di socializzare, mentre un eccessivo uso conduce alla diminuzione delle capacità di comprensione, della memoria, disorientamento, perdita di autocontrollo, irascibilità, fino ad arrivare nei casi più gravi a coma e morte.
L’alcol test
Dal momento che l’assunzione di alcol altera le capacità cognitive, incidendo quindi in maniera significativa sulla guida, il Codice della Strada ha fissato a 0,5 g/L (grammi/litro) il limite di tasso alcolico consentito; per i neopatentati invece, il limite imposto è di 0 g/L. Se tale soglia viene superata, il soggetto viene definito “in stato di ebbrezza”, ed è costretto a far fronte alle sanzioni previste dalla normativa vigente. L’etilometro è il dispositivo che viene impiegato normalmente dalle Forze dell’Ordine per determinare, in maniera approssimativa, la quantità di alcol etilico presente nell’aria espirata; dalla quota di etanolo espulsa dai polmoni, si risale alla sua concentrazione nell’intero organismo. Esistono due tipologie di etilometro: chimico o elettronico. Il primo è costituto da un palloncino, un boccaglio e da una fiala che contiene sali, e si basa sostanzialmente su una reazione chimica tra l’etanolo nell’aria espirata e i sali nella fiala. L’etilometro elettronico si avvale di sensori che sono capaci di rilevare la presenza di etanolo.
Il tasso alcolemico
Il tasso alcolemico (TA), o alcolemia, è la concentrazione dell’alcol nel sangue e viene espressa in g/L. Dipende da vari fattori come il tipo e la quantità della bevanda, il peso corporeo, il sesso, la velocità con cui viene smaltito l’alcol e il periodo di tempo durante il quale si è bevuto alcol tra una consumazione e l’altra. È necessario anche considerare se l’assunzione della bevanda è avvenuta a stomaco vuoto o a stomaco pieno: a stomaco vuoto, la velocità di accumulo nel sangue aumenta considerevolmente. La contemporanea assunzione di alcune sostanze, come ad esempio farmaci o droghe, può alterare il metabolismo dell’etanolo, e pertanto anche l’alcolemia, ovvero la concentrazione nel sangue.
Il proprio tasso alcolemico può essere stimato tramite la formula matematica di Widmark, che tiene di conto dei parametri che lo influenzano maggiormente, ovvero peso, sesso, quantità di bevanda alcolica assunta etc., ma non di altri elementi come il fumo di sigaretta, la stanchezza, l’interazione con farmaci. Tale formula fornisce valori sufficientemente attendibili, pertanto può essere usata per determinare indicativamente la propria alcolemia.
Dove il peso dell’alcol ingerito in grammi è moltiplicato per 1,055, il peso specifico del sangue. Il parametro “fW” è il cosiddetto fattore di Widmark, che indica il rapporto tra il peso corporeo ed il sangue. Tale rapporto assume il valore di 0,73 per gli uomini e 0,66 per le donne. La formula di Widmark è stata rimodellata da studiosi, che hanno anche preso in considerazione il quantitativo totale di acqua nel corpo o TBW (Total Body Water), in modo da rendere i risultati ancora più coerenti e corretti.
Il corretto valore di fW sarà:
Un metodo sicuramente più sicuro e affidabile per conoscere e tenere sotto controllo il proprio TA è acquistare e utilizzare un etilometro digitale, in vendita anche online. Inoltre, esistono anche delle tabelle ministeriali affisse nei locali pubblici, che consentono di calcolare rapidamente il TA.
In quanto tempo viene smaltito l’alcol?
Il tempo di eliminazione dell’alcol dipende dal metabolismo del fegato dell’individuo: in media la velocità di smaltimento è di circa 7 grammi/ora e l’alcolemia diminuisce di circa 0,15 g/L per ora.
Per capire meglio come usare le formule matematiche, può essere d’aiuto uno scenario verosimile.
Marco ha 33 anni, pesa 70 kg ed è alto 176 cm. Durante una cena con amici, beve 2 bicchieri (circa 400 mL) di vino rosso da “12% vol”. La gradazione alcolica è espressa come un rapporto V/V (volume di alcol su volume di vino) moltiplicato per 100, ciò significa che in 100 mL di vino sono contenuti 12 mL di alcol. Dal momento che Marco ha bevuto più o meno 400 mL, con una proporzione si calcolano gli mL di alcol nei 3 bicchieri, ovvero 48 mL. Questi 48 mL vengono moltiplicati per la densità dell’alcol, pari a 0,79, per trovare l’equivalente in grammi, ovvero 37,92 g.
A questo punto, si utilizzano le formule. Si calcola per primo il TBW di Marco.
Si passa poi al calcolo del fW (fattore di Widmark).
Infine, si determina il tasso alcolemico.
Marco ha superato il limite consentito e pertanto risulterebbe in stato di ebbrezza se si mettesse alla guida della sua vettura. Considerando che il nostro corpo è capace di diminuire, in media, l’alcolemia di 0,15 g/L ogni ora, dopo due ore Marco avrebbe un tasso alcolemico di circa 0,51, e dopo due ore e mezzo di circa 0,435.
Non è possibile definire con esattezza a priori il tempo che è necessario a ciascuno aspettare per rimettersi alla guida senza andare incontro a problemi e sanzioni. Ciò è dovuto alla variabilità dei numerosi fattori che sono stati trattati in precedenza, non da ultimi il peso dell’individuo e la quantità di alcol ingerito. Tuttavia, determinare anche in maniera approssimativa il proprio tasso alcolemico ci può rendere maggiormente consapevoli del nostro stato e indurci a scegliere l’opzione migliore e più sicura per noi stessi e per gli altri. La guida di un veicolo richiede lucidità e un’estrema attenzione verso tutto ciò che ci circonda, in modo da poter fronteggiare al meglio gli imprevisti. Pertanto, è fondamentale far crescere la consapevolezza sui pericoli legati ad un uso improprio degli alcolici.
Leggi anche: Alcool in gravidanza: quali sono i pericoli
Bibliografia
- “La guida sotto effetto di alcol e stupefacenti: l’accertamento e il processo” di M. Rinaldi
- “E ora basta! I consigli e le regole per affrontare le sfide e i rischi dell’adolescenza” di A. Pellai
- “Tossicologia forense in schemi, tabelle e testo” di Gagliano-Candela R.